Olimpiadi di Parigi, i vertici del Cio a Giorgia Meloni: «Imane Khelif? È una donna»

A colloquio con il presidente del Comitato olimpico internazionale, Bach, c’era anche il numero uno del Coni, Malagò

Continua la trasferta francese della presidente del Consiglio. Dopo aver assistito ad alcune gare delle Olimpiadi di Parigi 2024 e prima di andare in vacanza a Disneyland, Giorgia Meloni ha avuto modo di incontrare il presidente del Comitato olimpico internazionale – il Cio -, Thomas Bach. All’incontro, avvenuto nella capitale francese, era presente anche il numero uno del Coni, Giovanni Malagò. Tra i vari temi sul tavolo, rende noto Palazzo Chigi, c’è stata l’organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Ma non solo: «Nel corso del faccia a faccia, è stato affrontato anche il caso dell’atleta Imane Khelif e il tema delle regole per garantire equità nelle gare».


Al termine del colloquio nell’hotel dove alloggia la presidente del Consiglio italiana, Bach ha dichiarato all’Ansa: «È stato un incontro positivo, abbiamo parlato anche del caso Carini. Siamo rimasti d’accordo di restare in contatto per “dare il benvenuto” allo stesso background scientifico e rendere la situazione più comprensibile perché lei – la pugile intersex Imane Khelif – è una donna e ha fatto competizioni per sei anni al livello internazionale. Condividiamo i punti di vista e siamo d’accordo sul chiarire e migliorare il background scientifico di cui abbiamo parlato». Ieri, dopo la sconfitta della pugile italiana, Meloni aveva commentato: «Penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammessi alle gare femminili, non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete a poter competere ad armi pari».


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