Palermo, agente di polizia penitenziaria si suicida in carcere: il ritrovamento del collega al cambio turno
Un agente della polizia penitenziaria si è suicidato nel suo luogo di lavoro, il carcere dell’Ucciardone a Palermo. L’uomo aveva da poco finito il turno quando è stato trovato senza vita da un collega giunto sul posto per dargli il cambio nella garitta, durante il turno di sentinella. È quanto denunciato dai sindacati di polizia Consipe e Uilpa. «Sappiamo bene che a provocare un gesto estremo come il suicidio contribuiscono una serie di concause, ma ciò che si sta verificando con un’incidenza senza precedenti non può non derivare direttamente anche da ragioni connesse al lavoro prestato. Per questo per noi si tratta di morti in servizio e per servizi», ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale Uilpa.
La denuncia dei sindacati: «Sempre più suicidi»
Della stessa linea Mimmo Nicotra, presidente della confederazione sindacati penitenziari. Donato Capece, segretario generale del Sappe, denuncia le condizioni lavorative in cui versano i poliziotti penitenziari, «lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbe bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno». E riferisce come il fenomeno dei suicidi sia in crescita in tutti i corpi di polizia, in particolar modo tra quelli della penitenziaria. «Manca il personale, i turni sono massacranti. Le liti e le aggressioni, continue. E così c’è la fuga. Molti colleghi, appena possono, vanno via; pochissimi aspettano di maturare il massimo della pensione. I giovani sperano di passare subito in altri corpi di polizia», concude.
Leggi anche:
- Suicidio alla scuola Marescialli, giornalista del Corriere Fiorentino indagato per utilizzazione del segreto d’ufficio: perquisita casa e redazione
- È di Gianfranco Bonzi il corpo trovato nel fiume Adda. Il portiere era scomparso dopo esser stato ingannato dalla finta Dua Lipa
- Trovato morto in casa ad Ancona, la pozza di sangue dopo la caduta: l’ipotesi del suicidio