Sicilia, l’ospedale di Patti finisce le stecche e blocca la frattura con un cartone: la procura apre un’inchiesta

L’inchiesta è stata registrata come modello 45, un atto che non costituisce reato

La Procura di Patti, un piccolo comune in provincia di Messina, ha avviato un’inchiesta a seguito di quanto accaduto al pronto soccorso dell’ospedale Barone Romeo: un giovane paziente, Elia Natoli, che aveva subito una frattura alla gamba, è stato costretto a ricevere un trattamento d’emergenza con un cartone al posto delle stecche necessarie per l’ingessatura, poiché l’ospedale era sprovvisto di materiali adeguati. L’inchiesta è stata registrata come modello 45, indicando quindi che si tratta di un atto che non costituisce reato, ma si focalizzerà comunque sulle criticità del caso. A far emergere la storia in mattinata era stato il padre del giovane, Natalino Natoli, che in un post sui social ha denunciato l’accaduto manifestando tutto il suo sgomento e puntando il dito contro la gestione della sanità regionale.


La denuncia del padre del ragazzo

In particolare, il padre del ragazzo aveva fatto appello al governatore della Regione Renato Schifani, all’assessore alla Sanità e ai deputati regionali: «Ma si può uscire dal pronto soccorso di Patti con un cartone al posto delle stecche?». In risposta, il governatore Schifani ha dichiarato di aver sollecitato l’assessora alla Salute, Giovanna Volo, e di aver avviato un’ispezione per chiarire le circostanze dell’incidente e identificare eventuali responsabilità. Il presidente Schifani ha, inoltre, espresso il suo rammarico e ha chiamato la famiglia per scusarsi a nome della Regione. L’assessora Volo ha confermato di essere già al lavoro per verificare l’accaduto e ha incaricato il dipartimento Attività sanitarie di procedere con un’ispezione urgente per accertare eventuali violazioni delle procedure e adottare le misure necessarie per risolvere le criticità riscontrate.


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