Perché in estate aumenta il pericolo fulmini e cosa bisogna fare quando si avvicina un temporale

Le spiegazioni e i consigli di Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima

Nel giorno in cui l’Abruzzo è stato travolto da una tempesta di fulmini – almeno tre persone sono rimaste ferite sulla spiaggia di Alba Adriatica – l’esperto del Cnr Isac di Bologna, Sante Laviola, mette in allerta sul pericolo dei temporali estivi. All’Ansa, il ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima segnala che «luglio e agosto sono i mesi dove si concentra la maggior parte di questi fenomeni». E ricorda la serie storica – degli ultimi 10 anni – dei fulmini che hanno colpito l’Italia: «In tutto il 2022 ce ne sono stati 5 milioni e 500 mila, nel 2018 addirittura 7 milioni, record dal 2015 a oggi». Solo nel mese di agosto del 2018, sono caduti al suolo 3 milioni di fulmini.


Pericolo fulmini, perché aumenta in estate

«I fulmini – spiega Laviola – sono maggiormente connessi alle grandinate o ai temporali dove le nubi sono cariche di ghiaccio. E questo accade soprattutto nel periodo estivo quando le nubi si dispongono verticalmente in atmosfera e possono raggiungere anche i 10 chilometri di quota, riempiendosi di ghiaccio. La nube in sostanza si carica come un conduttore elettrico e questo dà origine ai fulmini». E con i cambiamenti climatici «è tutto amplificato», aggiunge. Durante le vacanze estive, poi, i rischi per le persone aumentano per la vicinanza agli specchi d’acqua, ma anche per la presenza di alberi per chi pratica turismo montano.


Pericolo fulmini, cosa fare

«Tutte le strutture a punta attirano il fulmine, anche noi umani costituiamo una punta», mette in guarda Laviola. Perciò, è importante mettersi al riparo quando si sentono i fulmini avvicinarsi. «Innanzitutto, bisogna uscire dall’acqua. Poi ci si deve riparare in una struttura chiusa, che può essere sia un bar o lo stesso stabilimento balneare, ma anche l’automobile che ci scherma dai fulmini». Occorre essere sempre consapevoli che i fulmini «costituiscono un pericolo reale, provocando una scarica elettrica molto forte e generando folgorazione quasi istantanea accompagnata da combustione, anche se non si viene colpiti direttamente».

Foto di copertina: Giovanni Barnaba/Ansa | Monopoli, 6 marzo 2024

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