Federica Sciarelli e il ritorno di “Chi l’ha visto?”: «A volte l’Italia mi sembra un grande cimitero»

La conduttrice conferma la messa in onda a settembre. E parla delle truffe sentimentali e di TeleMeloni

Federica Sciarelli tornerà con Chi l’ha visto? a partire dall’11 settembre. E in un’intervista a Repubblica dice oggi di lavorare bene in Rai perché ha una grande squadra e non ha mai subito pressioni. Ma ricorda che la sua è «un’Italia a due facce: una mi sembra un grande cimitero, tutti i paesi dove passo in bici d’estate mi ricordano i casi di cui mi sono occupata. Ma il programma mi ha insegnato che c’è un Paese solidale, pronto ad aiutare». Secondo Sciarelli «la voglia di avere giustizia ti rende più forte, bisogna combattere. Filomena Claps è una leonessa, glielo dico sempre: tu non morirai mai finché l’ultimo non avrà pagato. Se perdi la speranza non lotti più».


Le truffe sentimentali

La conduttrice dice che dopo il caso di Gianfranco Bonzi i rischi arrivano dalle truffe sentimentali: «Gli uomini non denunciano. Un signore simpatico ci ha detto: “Dai carabinieri mi sono sentito dire: perché questa doveva innamorarsi di lei?”. Vieni anche preso in giro. I colossi della rete potrebbero filtrare con un alert ma se ne fregano. Mi consolo con chi ci contatta per dare una mano a trovare i truffatori». Poi spiega perché è rimasta in Rai: «Hanno giocato tanti fattori. Sono una spugna, assorbo il dolore, non è facile. Quando pensavo di lasciare ho chiesto di occuparmi di politica o di libri. Ho parlato con Filomena e Gildo Claps prima di decidere. Facendo Chi l’ha visto? ti senti utile». Anche per il pubblico: Oggi sono tutti cintura nera di telecomando, cercano canali mai visti. Noi siamo sopra il 10% di share. Il mio saluto è stato: ci saranno tante altre puntate. Senza dire “con me”. Quando ho deciso di restare, ho detto al responsabile dei social, Enzo Del Prete, di mettere: “Ci rivediamo a settembre”. E ho letto i commenti: “Non si gioca con i sentimenti altrui”, frasi così fanno piacere».


La Rai assediata

Sciarelli dice di non sentirsi in una Rai assediata: «Ho scritto al direttore generale Giampaolo Rossi quando insisteva perché restassi: te l’hanno detto che sono atea comunista e materialista? Chi l’ha visto? è un fortino, su di me è difficilissimo fare pressioni. Salvini mi attaccava, la mamma guardava il programma; ho risposto a Gasparri. I giornalisti devono essere liberi e non essere più realisti del re». Mentre chi se ne è andato «ha fatto una trattativa. A Fabio Fazio non è stato rifatto il contratto dal vecchio Cda, e non c’era TeleMeloni. Mi dispiace tanto che sia andato via». E infine: «Quello che mi dispiace molto è che il vecchio Cda abbia tolto le reti e istituito le direzioni per generi. Non è stata una rivoluzione sana, con Corsini ho un rapporto civilissimo e gliel’ho detto: non è possibile che tutti gli approfondimenti siano nelle mani di una persona. Si deve variare».

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