Benedetta Pilato e le lacrime di felicità dopo il podio perso: «Di Francisca? Sgradevole: tanti ragazzi colpiti per episodi simili»

Con la sua reazione, l’azzurra 19enne spera di essere stata di ispirazione per quei giovani «a cui dicono che sono svogliati» e spera di aver «smosso la mia generazione»

Benedetta Pilato torna a commentare le parola dell’ex schermitrice Elisa Di Francisca, che l’aveva criticata perché non era delusa per il podio perso per un centesimo nella finale dei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi. Per quanto Di Francisca abbia provato a scusarsi con una telefonata dopo le polemiche, quelle parole restano per la 19enne tarantina «un episodio sgradevole». Ma la speranza è che la sua reazione possa essere stata di ispirazione per i tanti ragazzi criticati ingiustamente come lei «in tanti ambiti».


Perché Benedetta Pilato piangeva di gioia

Anziché piangere disperata per non aver vinto una medaglia, Pilato nell’intervista su RaiSport dopo gara sorrideva. Certo tra le lacrime, tanto era emozionata per quel risultato che neanche lei si aspettava di raggiungere. Dopo essere stata costretta a lasciare la sua Taranto, pur di allenarsi in strutture adeguate, l’azzurra 19enne aveva definito quello «il giorno più bello della sua vita». Nella sua mente c’erano le delusioni di Tokyo tre anni prima, quando era stata squalificata, e la mancata partecipazione ai Mondiali. Di Francisca era stata durissima: «Ma ci fa o ci è? – aveva detto – Assurdo, ma che ci è venuta a fare? Io rabbrividisco, dico solo questo».


Le polemiche per le parole di Di Francisca

Le parole di Di Francisca avevano scatenato un fiume di reazioni solidali per Pilato. La stessa azzurra ha ribadito: «Tanti giovani si sono sentiti colpiti personalmente da episodi di questo tipo. Spero di aver smosso la mia generazione. Dicono che noi giovani siamo svogliati, se finisci l’università in dieci anni dicono che sei sbagliato».

«Nessuno può dirmi per cosa gioire»

Pilato ha poi difeso quelle sue lacrime di gioia dopo un risultato che per Di Francisca e altri era stato una sconfitta: «Nessuno può dirmi per cosa gioire. Tutti abbiamo un percorso e non mi permetterei mai di parlare di chi ha un percorso che non conosco». La voglia di vincere non cambia per l’azzurra, che insiste: «Non sono una che si accontenta, a nessuna piace perdere, ma quando arrivo quarta non posso chiedere di rifare la gara, accetto quello che viene. Io ho capito quello che valgo, per questo la mia contentezza nella mia intervista».

Leggi anche: