Morgan pentito su Angelica Schiatti: «Le chiedo scusa». La sua versione sulla rottura mentre si curava, la tossicodipendenza e gli insulti in chat

Morgan ha raccontato di aver avuto un «serio problema di tossicodipendenza» durante la relazione con la cantautrice, che lo ha denunciato per stalking e diffamazione. Aveva provato a curarsi, ma sostiene che tutti i suoi messaggi sotto accusa erano frutto delle sue condizioni di salute

«Ora chiedo ad Angelica pubblicamente scusa, ho detto cose orribili» dice Morgan parlando della cantautrice Angelica Schiatti, che lo ha denunciato per stalking e diffamazione. Quelle di Marco Castoldi sono le prime scuse pubbliche nei confronti della 35enne con cui ha avuto una relazione nel 2020, durata otto anni secondo lui, tre mesi secondo la cantautrice. Un periodo che Morgan a Candida Morvillo sul Corriere della Sera racconta come intenso e sentito da parte sua: «Sono stati otto anni di affinità elettive, in cui ci scrivevamo cinquecento messaggi al giorno». Un periodo per molti aspetti cupo per il cantautore, alle prese con un «serio problema di tossicodipendenza» da cui aveva provato a uscire anche con una terapia «potentissima, quasi un elettroshock».


La relazione tra Morgan e Angela Schiatti

Morgan racconta che durante la relazione con Schiatti durata secondo lui otto anni c’è stato tra loro un «costante scambio artistico, intellettuale, emotivo, ci dicevamo “ti amo”. Era la relazione di due persone che, messe una accanto all’altra, erano naturalmente felici». Morgan dice che Schiatti era la sua musa, che gli ha ispirato quasi tutte le canzoni di quel periodo, durante il quale l’avrebbe coinvolta in tutte le chat di gruppo: «Di mistica, economiche. Eravamo io il suo punto di riferimento e lei il mio».


«La volevo sposare»

A giugno 2019 Morgan ricorda di essere stato sfrattato dal suo appartamento a Monza. A novembre Schiatti le avrebbe detto che voleva stare con lui. In quel momento ognuno ha lasciato i rispettivi compagni: «Io Alessandra, da cui aspettavo una figlia. Abbiamo deciso di sposarci». Una sorta di cerimonia l’avrebbe svolta il vignettista Sergio Staino, in uno sgabuzzino della Rai. «Poi ho chiesto ufficialmente la mano di Angelica alla sua mamma. Siamo a febbraio 2020».

La tossicodipendenza e la rottura durante la terapia

In quel periodo Morgan racconta di aver avuto un «problema serio di tossicodipendenza». Tre mesi prima della denuncia per stalking, Schiatti gli avrebbe promesso che l’avrebbero superata insieme. Morgan voleva disintossicarsi e aveva deciso di fare una cura al cervello. A quel punto sarebbe finita la loro relazione: «Mi ha mollato lì, sotto gli elettrodi e non l’ho più vista. Stavo in un letto di ospedale, col cervello bombardato da onde magnetiche, il nervo ottico che urlava. Sono uscito dall’ospedale e mi ha bloccato su Whatsapp, non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati fiumi di parole, di scambio di anime».

Che cos’è la Transcranial magnetic simulation

Morgan spiega di essersi sottoposto alla Transcranial magnetic simulation dal professore Luigi Gallimberti: «Si pratica posizionando degli elettrodi sul cranio. Le prime sedute le ho fatte tra marzo e aprile in ambulatorio a Milano, poi dal 28 aprile al 2 maggio ricoverato a Padova. L’esito dipendeva dalla forza di volontà supportata dall’impegno emotivo del referente affettivo. Quando ha deciso di lasciarmi, prima che andassi a Padova, i medici l’hanno avvisata che così rischiano il fallimento della terapia. Ma a Padova lei non mi ha accompagnato».

Le accuse dietro la rottura

Quando sono iniziate a uscire le foto di loro due sui giornali, secondo Morgan è iniziato un processo che ha portato Schiatti a lasciarlo. «Già prima mi diceva: sto per fare una cosa brutta che non voglio, soffrirtelo, sto per accoltellare me stessa», ricorda Castoldi, convinto che Schiatti abbia fatto una sorta di «terapia del disinnamoramento». Poi dice di aver scoperto che, mentre lui si trovava in ospedale, «lei era all’Elba col suo ex. Mi sono sentito distrutto, quella scoperta mi ha ucciso».

La querela e la ricaduta

Morgan esce dall’ospedale il 4 maggio 2020 e Schiatti lo blocca su Whatspp. La denuncia per stalking arriva il 25 maggio, dopo che il cantautore aveva mandato messaggi con insulti e minacce. Frasi di cui ora Morgan si pente: «Non ero in me e c’era anche il lockdown e ormai una neonata che aveva bisogno di un padre». Nonostante la terapia, Morgan è ricaduto nella tossicodipendenza: «Non riuscivo a smettere». Nella querela, Schiatti fa partire i casi di stalking dal 17 aprile, quando Morgan in risposta al messaggio di lei «sei il mio Marco», scrive che se lo avesse lasciato si sarebbe tolto la vita.

Il «messaggio dolente»

L’annuncio del suicidio secondo Morgan era solo «una richiesta di aiuto». Prima del ricovero, il 26 aprile, il cantautore ha mandato a Schiatti il «messaggio dolente» da cui dice di aver tratto una ventina di canzoni. Quel messaggio avrebbe particolarmente spaventato Schiatti, che lo ha inserito nella denuncia. Secondo Morgan quel messaggio l’aveva preoccupata perché «veniva fuori che mi lasciava nel momento peggiore».

Il pentimento

Oggi però Morgan sembra pentito di quei messaggi, secondo lui frutto solo del contesto che stava vivendo: «Ero nelle condizioni che le ho detto – risponde a Morvillo – Ora, chiedo ad Angelica pubblicamente scusa, ho detto cose orribili. Ero fuori di me. Le scuse private sono riuscito a fargliele su Instagram, il 25 aprile 2021.

I due siciliani per pedinare Angelica Schiatti

Dopo quelle scuse private, Morgan dice di aver conosciuto un rapper siciliano su Club House che si era offerto di far seguire Schiatti a Bologna, quando ormai si era messa con Calcutta, da parte di due siciliani: «Non certo per farmela portare per un famigerato ultimo appuntamento, come qualcuno ha fantasiosamente ricostruito», spiega ancora Morgan. Con quel ragazzo aveva scambiato anche messaggi di insulti pesanti nei confronti di Schiatti. Secondo Morgan era tutta colpa delle condizioni in cui si trovava, ossessionato «dal fatto che fosse sparita dalla mia vita».

La versione di Morgan sugli insulti via chat

Morgan avrebbe più volte cercato di mettersi in contatto con Schiatti. Una volta si era finto il cantante Willie Peyote, ma Schiatti lo aveva subito smascherato. Poi un messaggio al suo manager in cui gli chiedeva: «La mia amica Angelica come sta? Lo tira fuori a molti il pisello o solo uno alla volta?». Un messaggio secondo Morgan che sarà chiarito al processo. Alla madre di Schiatti, Morgan aveva anche scritto: «Se mi incazzo, esplode il vulcano e Angelica si scava la bara». Secondo Morgan solo una metafora.

La minaccia dei video porno

C’è poi quello che Castoldi chiama «sfogo», cioè la minaccia in una chat di gruppo di pubblicare video porno di Schiatti. Alla fine Morgan avrebbe pubblicato una foto di Schiatti, ma che secondo lui non l’ha vista nessuno perché l’ha cancellata subito, come avrebbero confermato anche i tecnici della procura.

La foto della strada di Schiatti

Un equivoco secondo Morgan sarebbe anche dietro la foto della via in cui abita Schiatti, che il cantautore aveva pubblicato sui social quando ha annunciato la querela contro Selvaggia Lucarelli. Quella foto dice di averla pescata dal telefono perché gli sembrava la più neutra e gliel’aveva appena mandata un’amica, Cindy che era in bici in quel tratto: «Non ci ho proprio pensato c he è una via vicina a casa sua». L’avvocato di Schiatti sta valutando di chiedere il divieto di avvicinamento.

La disintossicazione

Ora Morgan dice di essersi ripreso, salvato dalla musica e da sua figlia. Era anche felice dopo aver firmato il contratto con la Warner, che però ha deciso di ripensarci. Congelata la pubblicazione del suo libro, così come le partecipazioni in Rai, Morgan dice di sentirsi «amputato». E dopo l’ultimatum di Calcutta alla Warner, ha deciso di denunciare anche lui: «Ho dovuto farlo. IL brutto di questa vicenda è che mi hanno fatto diventare una persona che non sono».

Leggi anche: