Tormentoni estivi a confronto: la top ten degli anni Sessanta – La serie

Los Marcellos Ferial – Sei diventata nera (1962)

Quella dei Los Marcellos Ferial è una storia che a rileggerla oggi sembra assurda, forse perché realisticamente impossibile da tenere in piedi, ai tempi in realtà molto meno. Questa abitudine di fare il passaporto italiano a grandi successi internazionali non è che fosse così desueto, un mercato tra l’altro che funzionava (e anche molto più avanti negli anni funzionerà) anche in senso opposto. Si perché i Los Marcellos Ferial nascono proprio dall’idea della loro etichetta discografica, la Durium, di sfruttare un certo trend verso un sound di matrice evidentemente latina. Il trio dunque viene messo insieme al solo scopo, immediato, di pubblicare una cover di Cuando calienta el sol, hit dei Los Hermanos Rigual. Il tutto navigando su un sottilissimo filo di legalità, infatti quando la RCA acquisirà i diritti del brano per pubblicarlo ufficialmente in Italia, come prima cosa trascinerà in tribunale la Durium. Ma è già tardi perché il successo è clamoroso, talmente clamoroso che travalica i confini nazionali fino a scalare le classifiche di mezza Europa. Un successo talmente clamoroso, e qui arriva la parte divertente della storia, che tutti pensano che i Los Marcellos Ferial siano sudamericani, d’altra parte cantano solo in spagnolo e raggiungono le serate con una Chevrolet battente targa venezuelana. In realtà i Los Marcellos Ferial sono Marcello Minerbi, Carlo Timò e Tullio Romano, italianissimi, quando vengono smascherati, sull’onda del successo di Cuando calienta el sol, fanno in tempo ad incidere Sei diventata nera, una marcetta allegrotta che sembra scritta per un Carosello e che rappresenta di certo uno dei primi brani spudoratamente estivi della nostra storia. Un ultimo guizzo prima di perdersi in cover improbabili, una su tutte: Ieri, imbarazzante declinazione italiana di, ebbene si, Yesterday dei Beatles. Cui ascolto ci prendiamo la responsabilità, sentitamente, di sconsigliare.