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Non accetta la fine della relazione e inizia a pedinare l’ex compagno: scatta il braccialetto elettronico per lei e la madre

Per le due il gip ha disposto il divieto d'avvicinamento con braccialetto elettronico

Non ha accettato che la relazione finisse, quasi un anno fa, per colpa della sua gelosia. Così un’insegnante 26enne, di Brescia, ha iniziato a pedinare l’ex fidanzato. A volte, anche accompagnata da sua madre, operaia 51enne. Fatto sta che il giovane, coetaneo dell’ex e dipendente d’azienda, non è più riuscito a uscire di casa senza ritrovarsele alle calcagna. Le avvistava mentre usciva a trovare gli amici, nei centri commerciali, al semaforo, sotto la casa dei suoi parenti. E ancora, scrive il Corriere, nel parcheggio della palestra che frequentava. Oppure, nel punto di ritrovo in cui con la comitiva sarebbe partito per una gita fuori provincia.

La relazione

La loro relazione era durata circa quattro mesi, dal marzo all’agosto 2023, quando lui decise di lasciarla ricevendo pugni, schiaffi e insulti. Da quel momento, è iniziato l’incubo. La denuncia è arrivata lo scorso 24 luglio, dopo non pochi tentennamenti: il giovane ha infatti raccontato di non voler arrivare a tanto. A convincerlo, infine, è stata la presenza delle due donne al Comando della polizia locale intercomunale di Valle Trompia, in provincia di Brescia: da lì, a tarda sera, le due donne l’hanno seguito, aspettato e pedinato fino a casa «passandomi accanto a forte velocità».

Il divieto d’avvicinamento

«Questo mi ha ulteriormente spaventato, oltre ad aver fatto crescere in me un senso di sottomissione e restrizione della mia libertà personale che non riesco più a sopportare». Il gip ha disposto il divieto di avvicinamento per entrambe alla parte lesa, con tanto di braccialetto elettronico: dovranno tenersi ad almeno 500 metri di distanza dall’uomo. Altrimenti rischiano gli arresti domiciliari. Così la vittima può sperare in un miglioramento. Negli ultimi mesi si era detto «esausto di questa situazione. Non sono più libero di spostarmi senza il pensiero di essere seguito e osservato. Sono angosciato all’idea di trovarmele
ovunque».

La paura

Aveva addirittura contemplato l’idea di trasferirsi da un amico: «Pensavo di essere in un luogo sicuro, ma questa certezza si è sgretolata ed è cresciuta la convinzione che solo denunciando potrò recuperare la mia tranquillità». L’unico modo per arginare la crescente paura: «Non ho idea di cosa potrebbero arrivare a fare. Ho temuto che la mia ex mi investisse con l’auto». Ha avuto persino il sospetto «che mi controllassero con un satellitare: trovo impossibile che la mia ex e sua madre sappiano sempre dove sono».

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