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Giorgia Meloni sulle critiche per la figlia con lei in Cina: «È sfida per tutte le donne: così rispondo a chi frena la carriera di chi fa figli»

Giorgia Meloni con la figlia Ginevra in Cina
Giorgia Meloni con la figlia Ginevra in Cina
Intervistata dal settimanale Chi, la premier risponde alle critiche per non aver lasciato a casa sua figlia Ginevra durante i suoi impegni all'estero

Giorgia Meloni difende la scelta di portare con sé la figlia Ginevra nell’ultimo viaggi in Cina. A chi ha criticato la scelta della premier, che è scesa dalla scaletta dell’aereo a Pechino con sua figlia, lei al settimanale Chi risponde: «Ha fatto molto discutere, ma non ne capisco la ragione, francamente. Tr viaggi e impegni sono stata via quasi una settimana, secondo chi critica tutto ciò, avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici? Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia. Io invece penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà».

«Niente più scuse per chi usa la maternità per frenare le carriere»

Nell’intervista al settimanale, la premier rivendica la scelta di non aver lasciato a casa sua figlia. Secondo Meloni è una «sfida culturale che riguarda tutte le donne: penso che, se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro. Sulla carta, fare un lavoro importante e dimostrare che si possono anche crescere dei figli non dovrebbe essere una rivoluzione, ma in questa società che spesso usa i figli per impedirti di raggiungere i tuoi traguardi probabilmente lo è…».

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