Drone in volo vicino al Cremlino, rilasciato assistente di volo italiano: «Facevo solo foto»

L’uomo ha spiegato di non non essere a conoscenza del divieto di sorvolo della zona

È stato rilasciato l’italiano fermato dalla polizia a Mosca mentre faceva volare un drone nei pressi del Cremlino. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine all’agenzia di stampa russa Tass, sarebbe «un assistente di volo per una compagnia aerea italiana» e, come riferisce il Corriere della Sera, si tratterebbe del 21enne Franco Esinel. È stato reso noto che il fermo sarebbe avvenuto ieri 5 agosto nel parco Zaryadye, un’area situata a breve distanza dal Cremlino, molto frequentata sia da residenti che da turisti. L’uomo ha dichiarato alle autorità di ignorare l’esistenza del divieto di sorvolo nella zona. La sua intenzione, a suo dire, era semplicemente quella di scattare fotografie panoramiche della città. Tuttavia, la giustificazione non è stata sufficiente per evitare le conseguenze legali. Le autorità hanno, infatti, redatto un protocollo amministrativo nei suoi confronti, accusandolo di violazione delle norme sull’uso dello spazio aereo.


Il divieto sul lancio di droni a Mosca

La Tass riferisce inoltre che il drone, un quadricottero Dji, è stato sequestrato e sottoposto a esame. L’episodio si inserisce in un contesto di crescente controllo sull’uso dei droni a Mosca. All’inizio di maggio 2023, infatti, il sindaco della città Sergei Sobyanin ha annunciato un divieto rigido sul lancio di droni nella capitale russa, con l’eccezione dei dispositivi autorizzati dalle autorità pubbliche. Questa misura è stata presa in considerazione della sicurezza e della protezione delle infrastrutture strategiche della città. Nel frattempo, per quanto riguarda l’italiano fermato, la situazione resta in evoluzione, in attesa di ulteriori sviluppi legali.


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