Olimpiadi 2024, Malagò difende il Cio su Khelif: «Sto con loro al 100%. L’Iba ha strumentalizzato la vicenda»

Le parole del presidente del Coni da Casa Italia: «Umanamente e affettivamente vicini ad Angela Carini»

Ribadisce il suo sostegno al Comitato olimpico internazionale e difende la pugile azzurra Angela Carini Giovanniì Malgò, nel suo intervento da Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, ospitata a Pré Catelan, padiglione in stile Napoleone III immerso nel parco più vasto della città, il Bois de Boulogne. «Umanamente e affettivamente vicini a lei, nei giorni antecedenti alla gara ha subito una serie di voci, chiacchiere e di pressioni non volute che non gli hanno fatto bene», dice il presidente del Coni su Carini, la pugile che si è ritirata dopo 46″ dall’inizio dell’incontro con Imane Khelif, l’atleta algerina la cui partecipazione ai Giochi è stata presa di mira perché presenta variazioni delle caratteristiche del sesso. «Quando ho parlato di pressioni, non intendevo dalla Iba», l’associazione internazionale di boxe presieduta dall’oligarca russo Umar Kremlev, ha chiarito, «ma certo la Iba ha strumentalizzato la vicenda Carini, dove c’è una palese situazione di conflitto con il Cio. E io sono al 100% con il Cio per quelli che sono i trascorsi della federazione internazionale. Non mi è sembrata poi una bella cosa proporre un premio alla Carini, non ho capito nemmeno a quale titolo».


Olimpiadi 2024, la gara dei 10km nella Senna

Malagò ha poi parlato delle difficoltà a organizzare le discipline in acqua a causa dell’inquinamento della Senna, in particolar modo della 10 chilometri in acque libere che vedrà in gara Gregorio Paltrinieri: «La gara è fra tre giorni, vediamo cosa succede. «Non penso che il comitato organizzatore con il placet del Cio sia di così poco buon senso se non ha tutte le certezze che la gara si possa svolgere. Sotto il profilo tecnico con quella corrente è un tipo di competizione diversa. Ma diamo la possibilità all’organizzazione di capire quello che succederà».


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