La nuotatrice paraguaiana Luana Alonso sul caso al Villaggio Olimpico: «Nessuno mi ha cacciata»
Ha sorpreso e insospettito il ritiro di Luana Alonso, 20enne nuotatrice paraguaiana, dalle Olimpiadi di Parigi. L’annuncio è arrivato dopo l’eliminazione della giovane dai 100 metri farfalla femminili, sabato 27 luglio. Alonso ha spiegato di voler «seguire la carriera scientifica negli Stati Uniti», con l’obiettivo di diventare un giorno «Ministro dello Sport, perché no». Ma la notizia ha alimentato le indiscrezioni, soprattutto quelle secondo cui la sua presenza stava «creando un ambiente inappropriato all’interno del Team Paraguay». Si era anche diffusa la notizia che a lei, in quanto ex atleta, sarebbe stato impedito di raggiungere i suoi compagni dopo una notte trascorsa in albergo.
La smentita
Voci che però lei oggi, con una stories pubblicata su Instagram, si affretta a smentire: «Vorrei solo chiarire che non mi hanno mai fatto uscire né mi hanno espulso, in nessun caso. Smettetela di diffondere informazioni false. Non mi accingo a rilasciare alcun comunicato, però non voglio nemmeno che queste bugie si ripercuotano su di me». Larissa Schaerer, capo delegazione del Comitato Olimpico Paraguaiano a Parigi, dopo il ritiro di Alonso aveva commentato: «Nelle sue dichiarazioni ha riferito che si sarebbe ritirata. Noi non lo sapevamo, non lo sapeva nessuno in squadra, nemmeno l’allenatore. È una sua decisione e la rispettiamo».
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