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Olimpiadi 2024, non solo Ceccon. Il campione britannico Peaty: «Vermi nel pesce servito al Villaggio»

Adam Peaty
Adam Peaty
Il nuotatore critica anche la dieta imposta dagli organizzatori a Parigi 2024: «Va bene la sostenibilità ma sono un atleta. Voglio la carne, ne ho bisogno per gareggiare, perché dovrei cambiare?»

Piove sempre sul bagnato. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 continuano le polemiche per lo scarso trattamento riservato agli atleti. Non solo letti in cartone, assenza dell’aria condizionata e acque della Senna inquinate. L’ultima critica che si aggiunge è la presenza di «vermi nel pesce». A denunciare il caso è il nuotatore britannico Adam Peaty, argento qui in Francia, oro a Rio 2016 e a Tokyo 2020, in un’intervista alla testata inglese I-news.uk.

Il 60% dei pasti senza carne: «Ma ne ho bisogno per esibirmi»

Il campione olimpico a Parigi si è dovuto accontentare del secondo posto nei 100 m rana, dietro all’azzurro Niccolò Martinenghi. Durante i giorni di riposo o di attesa delle gare il britannico ha però riscontrato diversi problemi nell’organizzazione e nel catering: «Il catering non è abbastanza buono per il livello che gli atleti devono raggiungere. A Tokyo, il cibo era incredibile, a Rio era incredibile. Ma questa volta… non c’erano abbastanza opzioni proteiche, lunghe code, 30 minuti di attesa per il cibo perché non c’è un sistema di code». A preoccupare è stata anche la decisione da parte del Comitato organizzatore di servire il 60% dei pasti senza carne e con un terzo degli stessi con una base vegetale: «La narrazione della sostenibilità è stata scontata dagli atleti. Voglio la carne, ne ho bisogno per esibirmi ed è quello che mangio a casa, quindi perché dovrei cambiare?». Una critica costruttiva che spera di essere ascoltata quando i Giochi sono ormai agli sgoccioli: «Ci sono gli atleti migliori del mondo e noi gli diamo da mangiare non il meglio. Voglio solo che le persone migliorino nel loro ruolo e nel loro lavoro. E credo che gli atleti siano la migliore cassa di risonanza per questo».

La risposta del Comitato: «Ascoltiamo gli atleti»

Un portavoce del Comitato organizzatore di Parigi 2024 ha voluto ribadire l’impegno degli addetti ai lavori. Le richieste degli atleti non cadono nel silenzio: «Stiamo ascoltando gli atleti e prendiamo molto sul serio i loro feedback. Abbiamo lavorato in modo proattivo per adattare le forniture al crescente uso dei ristoranti del Villaggio Olimpico, nonché al consumo effettivo da parte degli atleti osservato nei primi giorni. Come risultato, le quantità di alcuni prodotti sono state significativamente aumentate ed è stato impiegato personale aggiuntivo per garantire che il servizio funzioni senza intoppi».

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