«È la mia storia di merda e la racconterò io»: Liza Minnelli scriverà un’autobiografia

La diva americana non ha affatto gradito una serie di ricostruzioni della sua vita, per questo ha deciso di scrivere raccontare tutta la verità. Il libro uscirà nel 2026

«Da quando ho avuto l’età giusta per prendere carta e penna la gente mi ha chiesto di scrivere libri sulla mia carriera, sulla mia vita, sui miei amori, sulla mia famiglia», ma Liza Minnelli, come racconta in un’intervista a People, ha sempre rifiutato. Oggi ha cambiato idea, così nella primavera del 2026 la sua autobiografia, per la gioia dei suoi innumerevoli fan, uscirà. Non si conosce il titolo ma si conoscono i nomi di chi aiuterà l’attrice e cantante a ripercorrere la sua straordinaria vita e carriera: il premio Pulitzer Heidi Evans e l’ex Los Angeles Times Josh Getlin. Minnelli, icona assoluta dello showbiz americano, sulla questione è stata costretta a cambiare idea, fino a oggi pensava «Raccontatemi quando non ci sarò più!». Poi, quella che viene raccontata nell’intervista come «una serie di sfortunati eventi», le ha fatto cambiare idea. Il primo, racconta, è l’apparizione ai Premi Oscar del 2022, quando fu costretta all’ultimo momento, come ha poi raccontato il pianista e amico di sempre Michael Feinstein, a salire sul palco per premiare il Miglior film in sedia a rotelle, cosa che la mortificò a tal punto da costringere Lady Gaga, che la accompagnava, a sussurrarle:«Ti proteggo io». Poi alla diva non sarebbero andati giù nemmeno «un film con mezze verità distorte» e «una recente miniserie che non ha colto nel segno», dando anche una spiegazione abbastanza quadrata: «Tutto realizzato da persone che non conoscevano la mia famiglia e che non conoscono veramente me». Allora la decisione, presa, come racconta, una sera a cena: «Ero incazzata come una dannata! Così ho deciso: è la mia storia di merda, la condividerò con voi per tutto l’amore che mi avete dato».


Una storia anche di famiglia

Così questa biografia è stata presa in carico dalla Grand Central Publishing, che oggi dichiara in una nota: «Questo tomo ha un posto unico nella storia. La maggior parte di voi non sa quanto indietro siamo. I Minnelli sono nel mondo dello spettacolo da letteralmente centinaia di anni!». Effettivamente la storia si preannuncia avvincente, non solo per lo spessore del personaggio, uno dei 23 della storia ad essere riuscita ad entrare nel gota degli EGOT, ovvero quegli artisti che sono riusciti a vincere i quattro principali premi annuali statunitensi dedicati all’intrattenimento: Emmy Award, Grammy Award, Premio Oscar e Tony Award. Lei ha completato questo raro percorso nel 1990 con l’assegnazione del Grammy Legend Award, prima di allora aveva vinto nel 1965 il Tony come migliore attrice protagonista in un musical (Flora The Red Menace), nel 1973 l’Oscar per la sua immortale interpretazione in Cabaret, l’anno dopo l’Emmy per il miglior show varietà con Liza with a Z. Liza Minnelli a questa incredibile vita era evidentemente destinata, figlia di Judy Garland e del regista di origini palermitane Vincente Minnelli, è riuscita ad assurgere allo status di leggenda come nemmeno la madre riuscì, nonostante dalla madre ereditò un pesante problema con l’abuso di alcool e alcolici. Un percorso il suo che ancora non si ferma e su questo è chiarissima: «Voglio che sappiate che sono ancora qui, che spacco ancora, che amo ancora la vita e che creo ancora. Quindi, finché questo libro non arriverà, sappiate che sto ridendo, sono al sicuro in ogni modo, circondata dai miei cari ed emozionata di vedere cosa c’è di giusto dietro la curva della vita. dopo eventi incredibili e battaglie pericolose per la vita… sono davvero “Lady Peaceful, Lady Happy“».


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