La provocazione di Luca Bizzarri: «Sono uno spacciatore, ho in casa due chili di cannabis light» – Il video

«C’è chi specula sull’ignoranza della gente rovinando migliaia di persone che hanno investito in un mercato che prima era legale e poi non era più legale», dice il comico su Instagram

«La cannabis light sta per diventare illegale così è giusto che gli spacciatori si autodenuncino: io sono uno spacciatore», l’attore e conduttore Luca Bizzarri, negli ultimi anni anche scrittore e podcaster di successo (il suo Non hanno un amico è diventato anche uno spettacolo teatrale) tramite storia su Instagram, evidentemente provocatoria, commenta la stretta del governo sulla cannabis light. Nel video si trova in casa sua e tiene in mano un bidone dal quale tira fuori per mostrarli numerosi pacchetti di marijuana legale, «Questo bidone è pieno – dice – chiunque sia venuto a casa mia lo sa, di cannabis light. Ce ne sarà un chilo e mezzo, due chili…non lo so. Quando diventerà del tutto illegale io inviterò i carabinieri a venire a casa mia a sequestrarmi la cannabis light e magari anche a denunciarmi». Una provocazione che rischia di diventare azione: «Anche perché – continua – altrimenti la regalerò, andrò in giro e la distribuirò alle persone per portarle dentro la droga, perché c’è chi pensa che quella roba lì sia una droga e c’è soprattutto chi specula sull’ignoranza della gente rovinando migliaia di persone che hanno investito in un mercato che prima era legale e poi non era più legale».


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Il nuovo Ddl

Bizzarri, che interviene spesso tramite social sui più importanti fatti riguardanti politica e costume, risponde così con questo video alla scelta del governo Meloni di portare avanti il Ddl sicurezza, in particolare il passaggio sulle «composizioni per uso orale di cannabidiolo», reinserito nell’elenco delle sostanze stupefacenti. Di fatto la cannabis light è stata nuovamente equiparata a quella illegale: il cannabidiolo, un estratto ottenuto dalla cannabis, non potrà più essere venduto nei negozi, nelle erboristerie e nei tabaccai ma solo nelle farmacie con ricetta medica non ripetibile. Ritirata invece la proposta della Lega che voleva vietare l’immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari. Scelte politiche che stanno minando il futuro di migliaia di imprenditori che avevano puntato sul nuovo mercato. Tutto questo, conclude Bizzarri «è colpa di questi quattro cialtroni che ci governano e di quei quattro cialtroni che ci governavano prima».

Foto di copertina: Luca Bizzarri sul palco del Catania Book Festival (Antonio Arcoria)

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