Maltempo, frane sulle strade per le montagne delle Dolomiti: la mappa dei disagi e gli interventi d’emergenza – I video

Una colata di migliaia di metri cubi di detriti ha bloccato nella notte tra 6 e 7 agosto la viabilità tra San Pietro di Cadore e Sappada, nel Bellunese. Nessun ferito

Diverse frane cadute nella notte tra 6 e 7 agosto hanno creato numerosi disagi per i turisti che al mare preferiscono le montagne del Veneto e del Friuli. Tra Sappada, in Friuli, e San Pietro di Cadore, nel Bellunese, uno smottamento di migliaia di metri cubi di detriti ha bloccato la strada regionale 355 nei pressi di Acquatona. La frana è stata causata dalle intense piogge che hanno colpito la zona nelle ore precedenti. Il Soccorso alpino è stato allertato tra l’una e mezza e le tre di notte insieme ai vigili del fuoco di Santo Stefano di Cadore e di Forni Avoltri. A preoccupare i soccorritori era la possibilità che lo smottamento avesse investito dei veicoli trascinandoli con sé giù per l’orrido percorso dal rio Acquatona. I tecnici esperti si sono calati fin dove hanno potuto per verificare che nessuno fosse rimasto coinvolto nella colata di fango. Oltre ai danni al manto stradale, dove ora sono in corso le operazioni di pulizia, lo smottamento ha colpito anche la ferrata sulla parete dall’altra parte dell’orrido. La via di comunicazione tra Veneto e Friuli è chiusa come anche la “Panoramica del Comelico”, la strada provinciale 30.


Le altre frane

In provincia di Belluno sono stati in tutto 30 gli interventi dei Vigili del Fuoco. A essere colpita è stata soprattutto la zona del Comelico dove in località Sopalù 20 persone sono rimaste isolate per circa 4 ore. Un altro smottamento ha invaso la regionale 465 di forcella Lavardet da Pesariis, appena dopo il confine tra Veneto e Friuli. Un’altra frana è infine caduta sulla 52 Carina, vicino a Sega Digon.


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