Luana Alonso cacciata dalle Olimpiadi, ora la Federazione paraguaiana conferma tutto: «Ecco perché le abbiamo chiesto di andarsene»

L’atleta 20enne sui social aveva bollato come falsa la notizia del provvedimento di allontanamento della sua delegazione. Ora la nuova versione dei fatti

Sembra esser giunto a conclusione il caso dell’allontanamento della nuotatrice 20enne Luana Alonso. Il presidente del Comitato olimpico paraguaiano Camilo Pérez in un’intervista a Abc Cardinal è ritornato sul ritiro dell’atleta e su ciò che è seguito. «Abbiamo chiesto al capo delegazione Larissa [Schaerer], di provare a parlare con lei chiedendole di andarsene per favore perché non faceva più parte della delegazione e quello è un posto dove non si può stare quando non si fa parte di una delegazione. E lei lo ha fatto», ha spiegato Pérez. Alonso, infatti, dopo essere stata eliminata alle qualificazioni nei 100 m farfalla femminili aveva annunciato il suo ritiro per «seguire la carriera scientifica negli Stati Uniti». Notizia che aveva colto tutti di sorpresa perché non era mai stata comunicata e che aveva quindi fatto scattare l’allontanamento dagli alloggi degli atleti a cui Alonso aveva provato a far ritorno dopo una notte trascorsa in albergo. La nuotatrice sui social aveva però provato a smentire le ricostruzioni che circolavano su di lei, «sta creando un ambiente inappropriato all’interno del Team Paraguay», con un post. «Non posso conoscere le sue intenzioni perché non ha parlato con nessuno di noi, ma solo con Larissa quando l’ha avvicinata per dirle che aveva già inviato l’e-mail che si ritirava e che noi, avendo accettato, non avevamo modo di averla lì», ha aggiunto il presidente del Comitato paraguaiano Pérez per poi concludere, «Avrebbe dovuto ritirarsi perché il suo comportamento non era corretto rispetto agli altri atleti, che hanno disciplina e sono davvero molto professionali. Che questo serva da esempio siamo una squadra che cerca di competere e non di giocare».


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