Serie A, addio ai raccattapalle. Saranno sostituiti da dei coni, Rocchi: «Eviteremo le perdite di tempo strategiche»

La decisione della Lega Calcio che si ispira alla Premier League inglese. I ragazzi a bordo campo non restituiranno direttamente il pallone ai giocatori, ma lo metteranno a disposizione su dei contenitori

Un altro pezzo di storia del calcio se ne va: dalla prossima stagione della Serie A non vedremo più i raccattapalle restituire il pallone ai giocatori. Questa è la decisione della Lega Calcio che ha preso a modello la Premier League, la massima serie del campionato inglese. La motivazione dietro la svolta la spiega il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi: «Così eviteremo anche le perdite di tempo strategiche». Capitava infatti che il raccattapalle di turno ritardasse o accelerasse di proposito la consegna del pallone ai giocatori in base al risultato a sfavore o meno della squadra di casa. Ora è arrivata la stretta: continueranno infatti a esistere come figure, ma dovranno posizionare il pallone su dei coni a bordo campo dai quali i calciatori prenderanno la sfera. I più nostalgici ricorderanno episodi storici che hanno coinvolto raccattapalle, situazioni che ora non si potranno più vedere.


Cosa cambia

Saranno dei coni, i cosiddetti “cinesini”, a servire direttamente i calciatori con un pallone. La decisione della Lega va infatti a spezzare quella mediazione molto spesso frutto di polemiche per i ritardi nella ripresa del gioco. Questi contenitori saranno sei sul lato delle panchine e altri 5 dall’altro lato. Qui i giocatori troveranno a disposizione i palloni utili per calci d’angolo, rimesse dal fondo e touche.


Gli episodi che hanno fatto la storia: dal gol tolto a Savoldi a Galli e gli aggiornamenti con la radiolina

In un modo o nell’altro ci sono stati momenti nel calcio italiano in cui il rapporto tra calciatori e raccattapalle ha fatto la storia. Come quando Domenico Citeroni, all’epoca raccattapalle 16enne, durante la partita giocata nel 1975 tra Ascoli e Bologna, calciò lontano dalla porta della squadra di casa il pallone che l’attaccante rossoblù Beppe Savoldi aveva già infilato. L’arbitro non si accorse del gesto e fece proseguire. A fine gara ci fu il siparietto tra l’attaccante e il raccattapalle, Savoldi disse allo stesso Citeroni: «Beh, ti credevo più grande». Un altro momento utile a segnalare il rapporto stretto tra gli atleti e i ragazzini che raccolgono i palloni è la foto cult che ritrae il portiere della Fiorentina Giovanni Galli chiedere a un ragazzo con una radiolina i risultati delle altre partite.

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