Il Giappone vede i fantasmi di Fukushima, allerta per un mega-terremoto dopo il sisma di ieri. Nei supermercati parte la caccia alle scorte – Cosa succede ora

Il primo ministro Fumio Kishida ha annullato il viaggio in Asia centrale per seguire da vicino la situazione

Raggiunge 6,8 sulla scala Richter il terremoto che ieri ha scosso il Nord Est del Giappone con una forza superiore a quella di 85 mila tonnellate di dinamite. Nei giorni scorsi se ne erano verificate altre due, entrambe ben più potenti del sisma che nel 2009 colpì l’Aquila. Nel Paese del Sol Levante non manca l’abitudine a un elevato rischio sismico, ma la situazione appare preoccupante. Tanto che il primo ministro Fumio Kishida, che in patria gode di un consenso calante, ha annullato il viaggio programmato in Asia centrale – ad Astana avrebbe dovuto incontrare i leader di Kazakistan, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan – in modo da poter seguire da vicino lo sviluppo del sisma. A preoccupare è l’allerta emessa dall’agenzia meteorologica giapponese per un potenziale «mega-terremoto» che potrebbe colpire la costa pacifica del Paese. Nei giorni scorsi, un’altra scossa nei pressi dell’isola meridionale di Kyushu aveva fatto scattare il pericolo tsunami.


La corsa alle provviste

L’allerta non significa che il sisma si verificherà sicuramente. Ma è nei supermercati è già partita la corsa alle scorte nonostante le rassicurazioni del governo secondo cui non si verificheranno interruzioni alla catena di approvvigionamento. A scarseggiare sono soprattutto i kit di prima necessità, tanto che alcuni punti vendita stanno esponendo cartelli per avvisare i clienti ancor prima che mettano piede nel negozio. Altri, invece stanno razionando le scorte rimanenti, comprese quelle di acqua in bottiglia. E proprio le bottiglia d’acqua appaiono, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, in cima alla lista degli articoli di Rakuten, uno dei maggiori siti di ecommerce giapponesi, assieme a WC portatili e generi alimentari a lunga conservazione.


Il rischio del mega-terremoto in Giappone

La paura sale assieme al rischio. Ma quest’ultimo, seppure in aumento, rimane basso in senso assoluto, assicurano gli esperti. Il Giappone nasce dallo scontro di quattro placche tettoniche in costante movimento. Ad essere interessate dall’allerta, in questo caso è la fossa di Nankai, che si estende per circa 900 chilometri lungo la costa pacifica delle isole meridionali del Paese. Lì, la placca tettonica del Mar delle Filippine si infila sotto quella Euroasiatica: un fenomeno noto come subduzione. La zona è stata teatro di alcuni dei più violenti terremoti nella storia giapponese e mondiale. Secondo le autorità nipponiche, attualmente c’è una possibilità che oscilla tra il 70% e l’80% che un terremoto di magnitudo superiore a 8 possa svilupparsi lungo la fossa di Nankai nei prossimi 30 anni. Se superasse i 9,1 gradi della scala Richter fatti registrare dal terremoto di Fukushima – a causa del quale e del successivo maremoto morirono almeno 18 mila persone – si tratterebbe del sisma più potente mai registrato in Giappone e del quarto più potente al mondo.

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