«L’Ucraina minaccia la centrale nucleare di Kursk». I timori della Russia sull’offensiva Ucraina e la «Zaporizhzhia russa»

Secondo quanto riferiscono le autorità russe nella notte sono state abbattute decine di droni ucraini diretti verso Kursk e Yraslavl

Una «minaccia per la vicina centrale nucleare». Così Aleksei Likhachev, direttore generale di Rosatom, la società statale russa per il nucleare, ha definito l’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, iniziata a sorpresa, nei primi giorni della settimana. Il timore è stato espresso in un colloquio con Rafael Grossi, numero uno dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Nel corso della conversazione, Likhachev, secondo quanto riportano le agenzie stampa russe citatate dall’Ansa, sostiene che «le azioni delle forze armate ucraine rappresentano una minaccia diretta non solo per la centrale nucleare di Kursk, ma anche per lo sviluppo dell’intera industria mondiale dell’energia nucleare». Il numero uno di Rosatom ha dichiarato che secondo il proprio punto di vista, «permane il pericolo reale di attacchi e provocazioni da parte dell’esercito ucraino alla centrale nucleare». Al momento, ha reso noto la società russa, l’impianto continua a lavorare normalmente.


La “Zaporizhzhia russa” e i droni ucrani

Nel frattempo, l’offensiva di Kiev nell’oblast russo confinante con la regione ucraina di Sumy prosegue. Secondo quanto riferiscono le autorità russe, decine di droni ucraini sono state abbattuti, mentre altri sono stati intercettati nei cieli dell’Oblast di Yraslavl, la cui capitale omonima si trova ad oltre 270 chilometri a nordest di Mosca. Da alcuni giorni si protrae l’attacco ucraino a Kursk, riconosciuto per la priva volta dalle autorità di Kiev tra l’8 e il 9 agosto e gestito con una strategia hit and run, vista anche nella difesa della capitale durante i primi giorni dell’invasione russa. Lo scenario che si sta delineando, mentre migliaia di cittadini russi vengono evacuati, lascia supporre che l’Ucraina intenda avere la propria Zaporizhzhia russa. Fin dal 2022, infatti, Mosca ha invaso e controlla la centrale nucleare di Zaporizhzhia, lungo il fiume Dnipro, non senza preoccupazione da parte della stessa Aiea che ora le autorità russe cercano di mettere in guardia.


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