Omicidio Sharon Verzeni, parla il compagno Sergio Ruocco: «Mi hanno detto che era stata uccisa il pomeriggio dopo»

Il compagno della 39enne accoltellata per strada: «Quello che sappiamo lo leggiamo online e sui giornali, e non sempre è corretto»

Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a Terno d’Isola, ha marciato accanto alla famiglia di lei durante la processione di San Donato ed è stato presente anche nel presidio contro la violenza di genere. Non si ferma, spiega oggi Il Corriere della Sera che lo ha intervistato. Non si nasconde. «Piuttosto che restare in casa – racconta – ho voluto venire anch’io. Faccio due passi, scrivo qualche messaggio». Sul caso di Sharon, accoltellata mentre faceva jogging la notte in paese, è ancora giallo. «Non ci dicono niente e, comunque, ora, ci consigliano di rimanere in silenzio. Quello che sappiamo lo leggiamo online e sui giornali, e non sempre è corretto», spiega l’uomo alla testata. Sbagliato, per esempio, «che io non volevo sposare Sharon. Non è così. Avevamo appena finito il corso per fidanzati e volevamo prenderci il tempo per organizzare con calma il matrimonio nel 2025. Stavamo iniziando a guardare i ristoranti».


Le ipotesi di Ruocco

Ruocco aveva conosciuto Verzeni nel 2011 a Bottanuco, con amici. Non si capacita ancora di come sia potuto succedere tutto questo contro la sua fidanzata. «Non capiamo. I primi giorni ho pensato agli spacciatori in piazza (a Terno d’Isola esiste un problema di degrado proprio nella piazza centrale, dove la ragazza è passata durante la sua ultima camminata; 200 metri dopo è stata accoltellata, ndr). Ho pensato che lei avesse visto qualcosa che non doveva vedere, ma adesso non ci credo più. Gli spacciatori fanno le loro cose e non ti guardano nemmeno», spiega. Nessuna ipotesi di stalker («Se fosse stato così, spero che me lo avrebbe detto») . Sharon usciva tutte le sere: «Sì, quasi. Io mi sono abituato ad andare a dormire verso le 21.30-22, perché mi sveglio prima delle 6 e lavoro tutto il giorno (Ruocco, 37 anni, fa l’idraulico, è originario di Seriate e ha genitori e due fratelli, ndr). Usciva spesso da sola, più verso le 23 (mentre la sera dell’omicidio era mezzanotte, ndr). Quando andavamo insieme, incontravamo anche altre ragazze in giro da sole e in piazza c’è una macchina fissa della vigilanza».


«Ho saputo di lei solo nel pomeriggio dopo»

«Sharon era buona, forse troppo», racconta Ruocco. Poi racconta la sera dell’omicidio: «Abbiamo guardato la televisione, ma non c’era niente di bello e allora io ho visto due cose di lavoro sul telefonino e poi sono andato a dormire. Lei aveva tre giochi sul cellulare e si era messa a giocare, forse è uscita tardi per quello». I militari hanno prelevato lui quella sera: «Rispetto a quello che ha passato Sharon non è niente. Continuavano a chiedermi “devi dirci tu cosa è successo”, ma io come facevo a saperlo? Non mi rendevo conto al momento, ho capito dopo che dovevano fare così. Quello che mi dispiace è avere saputo che era morta solo alle quattro del pomeriggio successivo (l’omicidio è avvenuto alle 00.50 del 30 luglio, Sharon è morta all’arrivo in ospedale, ndr). Poi, mi hanno detto: “Adesso puoi andare a casa, torna alla tua vita”. Ma io a quel punto avrei preferito che mi tenessero lì, ad aiutarli. Se non mi avessero accompagnato i carabinieri a casa di mio padre, non so se ci sarei arrivato». E racconta anche quanto sia legato al padre della 39enne, Bruno Verzeni: «Se non ci fosse lui, non so se sarei qui adesso».

«Non so come farò a vivere senza Sharon»

«So che i carabinieri stanno facendo il possibile, ma più andiamo avanti e più è difficile per me. Vorrei fare qualcosa, io sono abituato a fare. Invece devo rimanere fermo ad aspettare. Poi, non so se sarà più difficile un domani, non so come farò a vivere senza Sharon. È dura svegliarsi la mattina e non averla più vicino nel letto». La ricorda: «Il suo sorriso e il suo carattere. Dopo tutto (e per la prima volta abbozza un leggero sorriso, ndr) mi ha sopportato per tredici anni».

(in copertina il compagno di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in strada a Terno d’Isola, durante i funerali della donna a Bottanuco nel Bergamasco, 3 agosto 2024. ANSA/MICHELE MARAVIGLIA)

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