Kamala Harris vola nei sondaggi dopo la scelta di Tim Walz: è in testa su Donald Trump in tre Stati chiave

La candidata dei Democratici ha ribaltato il clima d’opinione rispetto agli umori neri sulla corsa di Joe Biden. E Trump ora è livido di rabbia

Non sono passate neppure tre settimane da quando Joe Biden si è ritirato dalla corsa per la Casa Bianca e ha lanciato quella della sua vice Kamala Harris, ma sembra già passata un’era geologica. Almeno stando al clima d’opinione Usa che restituiscono i sondaggi. L’ultimo, pubblicato oggi dal New York Times, dà Harris nettamente in testa in tre degli Stati più delicati del voto presidenziale: Wisconsin, Pennsylvania e Michigan. In tutti e tre i territori, la vicepresidente uscente è accreditata di un 50% di cittadini che preferirebbero lei alla guida del Paese, contro il 46% a favore di Donald Trump. Harris è considerata dagli elettori «più intelligente» e «caratterialmente più adatta», in particolare. È in Stati come questi che si potrebbe giocare la sfida tra gli indecisi con Donald Trump a novembre. Ed entrambi lo sanno bene. Così come sanno bene, i candidati e i loro staff, che i sondaggi di questi giorni risentono fisiologicamente della spinta del fattore-novità rappresentato dall’ex procuratrice californiana, e forse ancor più dal suo vice Tim Walz, che pare aver fatto breccia nel cuore di molti americani. Numeri da trattare con i guanti, dunque. Eppure sognare non costa, specie per un partito che fino a poche settimane fa aveva negli occhi il terrore di una sconfitta su tutta la linea nella sfida Biden-Trump, e ora torna a sorridere. E lo stesso Trump, come racconta lo stesso quotidiano Usa in un retroscena, saprebbe in questi giorni livido di rabbia per le difficoltà che la sua campagna sta avendo nel contrastare la tonicità del nuovo team Democratico. Mancano ormai meno di tre mesi al voto, e nessuno dei due contendenti può più permettersi di sbagliare una sola mossa, se vuole la Casa Bianca.


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