Lo «zoo» di Banksy a Londra in sette puntate: così il posto di polizia diventa un acquario di piranha

Sette opere in sette giorni per l’anonimo street artisti. E con l’ultima la serie di animali diventa anche “acquatica”

Come previsto, è stata svelata la settima opera di Banksy in altrettanti giorni. Anche questa è a Londra, e anche questa è a tema animali. Una garitta della polizia londinese nei pressi della cattedrale di Saint Paul è stata trasformata in un acquario colorando i vetri su ogni lato e poi disegnandovi, o forse incollandovi, le immagini di numerosi piranha creando un effetto ottico difficile da ignorare. Già nel tardo pomeriggio di ieri, dopo la comparsa del sesto animale dello zoo senza gabbie che l’artista sta creando nella capitale britannica, i più informati assicuravano che non sarebbe stato quel gatto – che poche ore dopo la sua comparsa è stato rimosso – a chiudere la serie che continua a sorprendere dopo le scimmie, gli elefanti, lo stambecco, il lupo e il pellicani. La cabina dei piranha spicca, però, rispetto a tutte le precedenti opere della serie per l’aspetto degli animali: non più sagome nere, ma veri e proprie immagini fotorealistiche.


Il significato dello «zoo» di Londra

La foto pubblicata su profilo ufficiale di Banksy per rivendicare la paternità dell’opera mostra un’agente di polizia intento a fotografarla. Uno di loro – riporta l’Ansa – ha spiegato che il lavoro è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso e gli era stato chiesto di andare a dare un’occhiata. «Siamo a conoscenza di danni a una cabina della polizia della città di Londra a Ludgate Hill», ha dichiarato l’ispettore Andy Spooner. Aggiungendo: «Stiamo collaborando con la City of London Corporation che possiede la cabina di polizia». Ieri, inoltre, la Pest Control Office, società senza fini di lucro creata da Banksy per gestire le proprie opere, ha voluto mettere un punto fermo sulle molte interpretazioni che da giorni cercano di decifrare il significato del Londo Zoo. Nonostante le teorie elaborate, la serie nasce dalla «speranza di Banksy che opere edificanti rallegrino le persone con un momento di divertimento inaspettato, oltre a sottolineare con delicatezza la competenza umana per il gioco creativo, piuttosto che per la distruzione e la negatività».


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