L’Ucraina avanza su Kursk (ispirandosi alla marcia della Wagner). Missile russo su Kiev: uccisi un papà e bimbo di 4 anni

Obiettivo delle truppe ucraine è spingere Mosca a impiegare soldati su Kursk, liberando il Donbass

Un giovane padre di 36 anni e suo figlio di quattro sono stati uccisi nella notte da un missile russo lanciato vicino Kiev. Lo ha reso noto il servizio d’emergenza. Diverse esplosioni sono state registrate nella notte tra sabato e domenica nell’area centrale e orientale della capitale ucraina. Secondo quanto riferito dalle autorità militari, le deflagrazioni sarebbero state causate dal lancio di due missili russi sulla città.


La strategia di Kiev (che si ispira alla marcia della Wagner)

Intanto continua l’offensiva ucraina nella regione di Kursk, fatto da piccole unità agili e veterani ben addestrati. Oggi il Corriere della Sera spiega come è nata la strategia di Kiev, ispirandosi alla marcia dei migliaia di mercenari della milizia Wagner guidati dal loro capo (compianto), Yevgeny Prigozhin, che si ribellarono al regime di Vladimir Putin e iniziarono il cammino, poi bloccato, verso Mosca. «Abbiamo osservato con attenzione la dinamica della rivolta e abbiamo visto che i sistemi di sicurezza interni russi sono molto deboli, se non inesistenti. Superate le linee di difesa attorno al confine ucraino, poi muoversi nel Paese è relativamente facile. Mosca è un colabrodo. Persino la capitale appare indifesa», commentavano al tempo gli ufficiali legati al capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov. Obiettivo di Kiev è costringere Mosca a bloccare l’offensiva nel Donbass per ridispiegare a Kursk. A quel punto, spiega il Corriere, le truppe ucraine andrebbero sulle posizioni trincerate a 10-15 chilometri dal confine, resistendo a difesa delle zone occupate ai russi.


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