Olimpiadi 2024, la denuncia della tedesca Leonie Beck: «Due giorni di vomito e diarrea dopo la gara nella Senna»
Sono state quarantotto ore difficili quelle della nuotatrice tedesca Leonie Beck dopo la 10 chilometri alle Olimpiadi di Parigi nella Senna. È stata lei stessa ad annunciarlo su Instagram, tramite il quale ha raccontato di aver avuto ben nove attacchi di vomito e diversi altri di diarrea. La 27enne non ha dubbi su quale possa essere stato il fattore scatenante: «Controllo qualità delle acque della Senna superato con successo», ha scritto in una storia sul proprio profilo. Beck è tre volte campione del mondo in acque libere e tra europei e mondiali ha conquistato sei medaglie d’oro, eppure nel fiume parigino ha faticato a brillare, arrivando nona nella gara in cui l’azzurra Ginevra Taddeucci ha conquistato il bronzo dietro all’olandese Sharon van Rouwendaal e all’australiana Moescha Johnson.
Le atlete che si sono sentite male dopo aver nuotato nella Senna
La stessa Taddeucci era stata sottoposta a trattamenti farmacologici prima e dopo della gara, in modo da scongiurare possibili infezioni dovute ai batteri presenti nell’acqua della Senna. Pericolo scongiurato per l’italiana ma non per Beck, il cui caso porta immediatamente quello della belga Claire Michel. Anche alla triatleta di Bruxelles il fiume parigino è stato indigesto. Sui social aveva spiegato che nei tre giorni successivi alla sua gara aveva iniziato a sentirsi male, accusando attacchi di vomito e diarrea che l’hanno costretta a sottoporsi a cure mediche intensive per debellare il batterio contratto. Quest’ultimo, aveva assicurato Michel, non era Escherichia Coli.
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