Prosegue il viaggio nella storia dei tormentoni italiani. Dopo la prima puntata dedicata a quelli degli anni Sessanta, la top ten di questa settimana copre gli anni Settanta, tempi in cui la musica doveva confrontarsi con una rivoluzione sociale che fu capace di essere allo stesso tempo silenziosa e violenta. Gli anni ’80, quelli glitterati e dell’ottimismo più spregiudicato, stanno per arrivare e il Paese, dal punto di vista musicale, si ritrova in equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà. Riesce in un decennio a partire celebrando i Pooh di Tanta voglia di lei e l’Orietta Berti di Fin che la barca va e finire ballandosela sulle note di Donatella Rettore e la Raffaella Carrà di «Com’è bello far l’amore da Trieste in giù, l’importante è farlo sempre con chi hai voglia tu». Mentre Umberto Tozzi si prepara a conquistare il mondo con Gloria, personalità travolgenti come quelle di Loredana Bertè e Patty Pravo decretano definitivamente il proprio successo. Un decennio di passaggio, di rivoluzione sociale che si traduce in un fascinoso bilico tra il romanticismo drammatico e spudorato di Ricominciamo e il viaggio siderale di Figli delle stelle. Un’Italia che riesce ad indossare entrambe le maschere, scomposta dall’indecisione rispetto ciò che la storia la stava condannando ad essere.
- 1/10Orietta Berti – Fin che la barca va (il grillo e la formica) (1970)
- 2/10Pooh – Tanta voglia di lei (1971)
- 3/10Patty Pravo – Pazza idea (1973)
- 4/10Alan Sorrenti – Figli delle stelle (1977)
- 5/10Raffaella Carrà – Tanti auguri (1978)
- 6/10Adriano Pappalardo – Ricominciamo (1979)
- 7/10Loredana Bertè – …E la luna bussò (1979)
- 8/10Umberto Tozzi – Gloria (1979)
- 9/10Viola Valentino – Comprami (1979)
- 10/10Rettore – Splendido splendente (1979)