Olimpiadi, Velasco racconta la magia delle ragazze dell’Italvolley: «Sono state straordinarie, abbiamo creato questo gruppo in 4 mesi»
Julio Velasco, il ct dell’Italvolley femminile che si è guadagnata una medaglia oro alle Olimpiadi di Parigi si racconta oggi su La Gazzetta dello Sport: «Uno dei pregi di questo gruppo è una grande capacità di cambiare. Di accettare le novità. Ad esempio abbiamo eliminato un’abitudine che avevano da sempre, di dire “mia” quando sbagliavano, come per addossarsi la colpa. Ma non serve cercare il colpevole di un punto sbagliato, quello che conta è la palla dopo. Hanno smesso facilmente. Le donne hanno grande capacità di disciplina mentale, sono coriacee. Io le ho solo incentivate a essere coraggiose, a non temere l’errore. E loro sono». «Sono state straordinarie, ma non solo perché hanno vinto. Anche se avessimo perso, sarebbe stata la stessa cosa, perché hanno fatto del loro meglio, hanno dato veramente tutto», spiega il ct.
Il consiglio: «Se siamo amiche bene, se no va bene lo stesso: l’importante è giocare»
Ha detto alle giocatrici di «essere autonome e autorevoli». E poi «ho detto che non c’era bisogno di essere tutte amiche. Anzi, ho fatto il contrario. Ho detto: “Se siamo amiche bene, se no va bene lo stesso. L’importante è che giochiamo insieme perché nello sport, l’aiuto che si danno i giocatori non è per amicizia, è perché il gioco è così. Se una giocatrice va a coprire una compagna, non è che ci va perché ha un buon rapporto fuori del campo, ma perché serve alla squadra”». Su Paola Egonu, che oggi spende parole di elogio nei suoi confronti afferma: «Lei ha avuto e ha una pressione particolare. Perché è un’icona. Nel bene e nel male. Però bisogna accettare certe cose … La notorietà porta diverse opportunità, sponsorizzazioni, visibilità, che alla fine ti distraggono, ti portano via, bisogna solo trovare un equilibrio… Ho parlato diverse volte con lei e le ho fatto il mio esempio personale, perché anche a me è successo in passato. Ora ho più di 70 anni e me ne frego, ma lei è giovane e se la invitano a Sanremo cosa fa, dice di no?». E in futuro che farà Velasco? «Parlarne in questo momento è troppo presto. Ho 72 anni e forse questo è proprio il momento giusto per smettere».
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