Cala il sipario su Parigi 2024, Macron festeggia: «È stato un successo». Cosa ha funzionato, e cosa no, alle Olimpiadi

I numeri danno ragione al presidente francese, nonostante le polemiche che hanno accompagnato i Giochi (gonfiate anche dalla propaganda anti europeista)

Come la tregua olimpica, che questa volta non c’è stata, termina alla fine dei Giochi, così anche la pax interna e l’entusiasmo ecumenico per lo sport evaporano appena la torcia passa di mano per iniziare il suo nuovo viaggio. C’è da aspettarsi che sarà così anche per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ma il ritorno alla normalità non potrà cancellare ciò che le Olimpiadi 2024 hanno rappresentato per la Francia, che le ha ospitate: un successo. Lo dicono i numeri, i primi che è possibile reperire a poche ore dalla cerimonia di chiusura – fastosa e impermeabile alle polemiche, al contrario di quella di apertura -, e alcune considerazioni che è possibile fare mentre sulla competizione cala il sipario, che si riaprirà tra quattro anni a Los Angeles. Senza dimenticare cosa era in gioco a Parigi 2024 e perché non deve stupire che tante polemiche abbiano accompagnato lo svolgimento della manifestazione. «Sono fiero dei francesi. C’è soltanto uno sconfitto, lo spirito dei perdenti», ha detto Emmanuel Macron, «tutti quelli che ci hanno spiegato, per 7 anni, che era una follia ospitare le Olimpiadi, che la cerimonia di apertura sulla Senna era un’incoscienza dal punto di vista della sicurezza, che non avremmo avuto abbastanza medaglie, che sarebbe stato finanziariamente una voragine, che non saremmo riusciti a tuffarci nella Senna: alla fine, invece, ci siamo riusciti, l’abbiamo fatto! È straordinario ed è il frutto di un lavoro collettivo. È la dimostrazione che la Francia, quando è unita, sa fare grandi cose».


Parigi 2024, i numeri del successo

Nell’edizione che ha ospitato nella sua capitale, a 100 anni dall’ultima volta, la Francia si impone come regina europea del medagliere. Un successo sportivo che si evidenzia anche nel nuovo record nazionale di medaglie collezionate in una singola edizione dai cugini d’Oltralpe: 64, quasi il doppio di Tokyo 2020, con 16 ori, come mai prima d’ora se si esclude Parigi 1900. Gli atleti Bleus sono stati trainati anche dall’entusiasmo del proprio pubblico, che ha riempito stadi, palazzetti, lungo Senna e altri spalti segnando il record di biglietti venduti alle Olimpiadi per assistere alle centinaia di competizioni. I ticket staccati sono stati attorno ai 10 milioni, acquistati a non meno di 100 euro e fino a 1.500 per le cerimonie di apertura e chiusura. Il pubblico televisivo, ha fatto sapere il presidente del Cio Thomas Bach, è stato di 4 miliardi di persone, con metà della popolazione mondiale che ha assistito ad almeno una gara dei Giochi. Numeri che si convertono poi in denaro tra sponsorizzazioni, diritti venduti, licenze, partnership commerciali, nelle Olimpiadi più seguite di sempre. Anche all’insegna della sportività, come racconta chi ha vissuto da vicino il tifo la Francia nella semifinale maschile del volley contro l’Italia, che è stata un incitamento ai propri atleti senza insulti agli avversari, e come è stato riscontrato in tantissime altre competizioni. E ancora.


Foto EPA/MOHAMMED BADRA | Cerimonia di apertura, 26 luglio 2024

Le stime negative sulla presenza turistica nelle due settimane delle Olimpiadi, con un calo delle prenotazioni degli alberghi di circa il 15%, vanno lette però anche alla luce del +19% (1,73 milioni) di turisti stranieri sullo stesso periodo del 2023, come riporta la Repubblica, e del più 400% di prenotazioni su Airbnb. Secondo le stime dell’ente nazionale di statistica francese, l’Insee, tutto ciò si tramuterà in una crescita del Pil di 0,3-0,4 punti percentuali tra luglio e settembre. Se si guarda poi oltre le polemiche, la cerimonia di apertura di Parigi 2024 rimarrà nella storia per la sua originalità. La sfilata degli atleti sulle imbarcazioni nella Senna, con i meravigliosi monumenti della Ville Lumière a far da sfondo, è stata tra le immagini più evocative dei Giochi. Senza contare che quelle scenografie, dalla Tour Eiffel al Pont Alexandre III, dal Grand Palais a Les Invalides fino a Versailles, sono state le cornici di tantissime gare, dal fioretto, al nuoto, al beach volley. Vinta anche la sfida della sicurezza: il lavoro di intelligence, sorveglianza e ordine pubblico, per garantire l’incolumità di pubblico e atleti alla fine ha dato i suoi frutti e non si sono verificati incidenti. Le paure legate al terrorismo si sono sublimate solamente nei sabotaggi dei treni dei primi giorni messi in atto dagli ambientalisti radicali, e Macron ha lodato le forze di sicurezza che hanno ostacolato «centinaia di azioni» potenzialmente pericolose.

Foto EPA/TOLGA AKMEN | Il campo da beach volley delle Olimpiadi 2024

Parigi 2024, cosa non ha funzionato

Questo non vuol dire che tutto sia stato perfetto, perché non è così. L’azzardo di far gareggiare i nuotatori nelle acque della Senna è rimasto tale, e probabilmente sarebbe stato meglio evitarlo. Cibo e assenza di aria condizionata hanno indispettito diversi atleti, che dovrebbero essere gli unici protagonisti dei Giochi, ma una parte di loro ha bocciato il Villaggio olimpico green all’insegna della sostenibilità. L’immagine di Sergio Mattarella e dei capi di Stato sotto la pioggia nella cerimonia di apertura mentre Macron era all’asciutto è stata una sbavatura che si doveva affrontare con maggiore cura. Mettiamoci anche gli errori arbitrali, contestati a gran voce soprattutto in Italia, e che pure non sono responsabilità del Paese ospitante. Quello che non deve sfuggire però è che si trattava di un mega evento, con una preparazione di anni e una coda di settimane, anche per le Paralimpiadi, e che in due settimane concentrava centinaia di manifestazioni sportive a cui hanno preso parte oltre 10mila atleti di più di 200 Paesi del mondo, con al seguito staff e famiglie. E che non è stato perfetto proprio come non lo sono state le 32 edizioni precedenti, ognuna con le sue polemiche e problematiche. Il bilancio però alla fine sembra sorridere a chi l’ha voluto e organizzato.

Parigi 2024, le polemiche strumentali

Menzione a parte meritano poi almeno due grandi polemiche che hanno accompagnato i Giochi di Parigi. Vanno annoverate tra le questioni strumentalizzate per intorbidire – più della Senna – il dibattito attorno a queste Olimpiadi che, non si può dimenticare, erano connotate da una forte simbologia. Perché celebrate nel cuore d’Europa e ospitate da un presidente apertamente europeista come Emmanuel Macron. Alle polemiche legittime, si sono aggiunte fake news e disinformazione per provare a dipingere Parigi 2024 come un fallimento, ma anche criticare l’Occidente in crisi di valori, un tasto continuamente battuto da certa propaganda. E così è stato alimentato e ingrossato all’inverosimile lo scandalo dell’Ultima cena queer nella cerimonia di apertura, che però non era l’Ultima Cena ma una festa pagana-dionisiaca, e il caso della pugile algerina Imane Khelif, di cui si è scritto e detto tutto e il contrario di tutto. E sulla cui pelle si è combattuta una battaglia di potere tra l’Iba dell’oligarca russo Umar Kremlev e il Cio che ha sospeso l’affiliazione dell’associazione di boxe con il Comitato nel 2019 per scandali amministrativi e di corruzione. Ma se l’obiettivo era oscurare lo spettacolo e adombrare lo spirito Olimpico, alla fine si può dire che il tentativo sia fallito.

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