In ospedale dopo la 10 km nella Senna, il malore del nuotatore irlandese Wiffen che ha rinunciato alla chiusura delle Olimpiadi

Daniel Wiffen doveva essere il portabandiera per l’Irlanda alla chiusura dei Giochi. Ma è dovuto restare in ospedale per curare gli effetti di «un virus», come spiega lui sui social

Era stato scelto dall’Irlanda come portabandiera alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024. Ma il nuotatore Daniel Wiffen, oro negli 800 metri e bronzo nei 1500, non ha potuto partecipare. L’irlandese è stato, infatti, ricoverato d’urgenza ieri – domenica, 11 luglio – perché avrebbe contratto «un virus». Lo ha fatto sapere lo stesso Wiffen su X: «Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, sono davvero deluso di aver perso l’opportunità di essere il portabandiera ieri sera», si legge sui social. «Ieri sono andato in ospedale perché non stavo bene a causa di un virus per il quale sono in cura – scrive Wiffen – ma ora mi sento meglio». L’atleta ha preso parte venerdì alla “maratona” maschile di 10 chilometri di nuoto nella Senna, al centro delle polemiche di questi giorni per l’inquinamento delle acque. Gli organizzatori dei Giochi francesi, da parte loro, hanno precisato che i problemi di salute dell’atleta non dovrebbero essere automaticamente attribuiti al fiume e, in ogni caso, augurato a Wiffen «una pronta guarigione», affermando di non essere a conoscenza di «legami accertati tra la malattia e la qualità dell’acqua della Senna. La qualità dell’acqua nel giorno della maratona di nuoto maschile – si legge nella nota – è stata considerata “molto buona” o “eccellente” in tutti e quattro i punti di test e ben entro le soglie stabilite da World Aquatics».


I precedenti

Al momento non è chiaro se il malessere sia stato provocato dai batteri presenti nel fiume, ma non è stato l’unico caso nelle ultime ore. Anche la tedesca Leonie Beck, dopo la 10 km, si è sentita male. Lo ha raccontato la stessa atleta sui social: «Ho vomitato 9 volte e ho avuto la diarrea. Qualità dell’acqua della Senna approvata», ha scritto sarcastica. Mentre il comitato olimpico portoghese aveva, inoltre, segnalato che due triatleti, Vasco Vilaça and Melanie Santos, erano stati colpiti da infezioni gastrointestinali dopo aver nuotato nella Senna. Mentre è rientrato l’allarme per la belga Claire Michel: sui social aveva spiegato che nei tre giorni successivi alla sua gara aveva iniziato a sentirsi male, accusando attacchi di vomito e diarrea che l’hanno costretta a sottoporsi a cure mediche intensive per debellare il batterio contratto. Ma quest’ultimo, aveva assicurato Michel, non si trattava di Escherichia Coli.


Foto copertina: ANSA/CHRISTIAN BRUNA | Il nuotatore irlandese Daniel Wiffen durante la premiazione a Parigi 2024

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