Angelucci e Fascina i più assenteisti alla Camera, Calenda il leader meno presente al Senato. Ecco la classifica delle presenze dei parlamentari

Bossi al primo posto tra i deputati, ma per motivi di salute. Il leader di Azione presente solo il 50,5% delle volte. Giorgetti il ministro più attivo

Con la pausa estiva del parlamento, è tempo di consuntivi e di pagelle sulle presenze di deputati e senatori nei palazzi delle camere. Il podio dei più assenteisti in parlamento è tutto della maggioranza di governo: Umberto Bossi (storico leader della Lega) è al primo posto, ma è condizionato dai problemi di salute; Antonio Angelucci, deputato e imprenditore nel settore dell’editoria, viene subito dopo con il 99,85% delle assenze, ha partecipato a 13 votazioni su 8.777; chiude con il terzo posto Marta Fascina, l’esponente di Forza Italia e l’ultima compagna di Silvio Berlusconi prima del suo decesso, con il 93,87% di votazioni mancate. Ma nella classifica tra deputati e senatori meno ligi al loro dovere c’è anche il leader di Azione Carlo Calenda, presente solo il 50,5% delle volte, seguito da colui che fu l’alleato del Terzo Polo Matteo Renzi, al suo posto il 55,53% delle occasioni.


I deputati più virtuosi dalla destra alla sinistra

Se i più “cattivi” rientravano tutti nella compagine di governo, tra i più presenti invece troviamo deputati sia di destra sia di sinistra. Anzi, a guidare la classifica dei più virtuosi c’è Alessandro Battilocchio (Forza Italia), assente solo lo 0,05% delle volte. Marco Grimaldi, vicepresidente di Avs, può vantare un 0,16% di assenze, posizione che gli viene contesa da Italo Tremaglia (Fratelli d’Italia) con lo 0,24%. A tallonare il gruppo di testa ci sono i dem Federico Fornaro (0,50%) e Andrea Casu (0,64%).


I senatori: il 100% di presenze di Bergesio e il 14,38% di Guido Castelli

A Palazzo Madama, dove il numero delle convocazioni è anche inferiore rispetto alla Camera, ci sono tre senatori che possono vantare il 100% di presenze: Giorgio Maria Bergesio (Lega), Mara Bizzotto (FdI) e Antonio Iannone (FdI). Dietro, con il 99,9%: Gianni Berrino (FdI), Costanzo Della Porta (FdI), Sergio Rastrelli (FdI), Paola Ambrogio e Maria Cristina Cantù (Lega). Infine, con la medaglia di bronzo Marco Lisei e Vita Maria Nocco, di Fratelli d’Italia, con il 99,3%. Tra i meno presenti si segnalano: Guido Castelli (FdI), con il 14,38%, Claudio Borghi (Lega) con il 36,86% e Francesca La Marca (PD) con il 37,3% di partecipazioni ai lavori in Aula.

I capigruppo

Tra i presidenti dei diversi gruppi parlamentari alla Camera Riccardo Molinari (Lega) si fregia dello 0,88% di assenze totali. Dopo vengono Luana Zanella (Avs) con il 3,50% e Tommaso Foti (FdI) con l’8,10%. Al Senato è lotta a tre tra Massimiliano Romeo con il 99,84% di presenze, il pentastellato Stefano Patuanelli (99,12%) e Lucio Malan (FdI) (99,06%). Classifica diversa invece per i senatori a vita: l’architetto Renzo Piano non ha mai preso parte a una votazione; il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia migliora un poco con lo 0,04% di presenze; l’ex presidente del Consiglio Mario Monti ha preso parte solo allo 0,81% delle votazioni; Liliana Segre ha invece presenziato per un totale di sedute pari all’1%. La più presente tra le cariche nominate dal Presidente della Repubblica è la biologa Elena Cattaneo, 32,40% di partecipazioni.

I ministri

Se molto spesso gli esponenti di governo adducono a giustificazione delle loro assenze le missioni in cui sono impegnati, non è così per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto. Rispettivamente assenti nell’1,34% delle votazioni e nel 2,83%.

Leggi anche: