La mega-festa di compleanno di Madonna negli scavi di Pompei? La prefettura in allarme, dal Parco archeologico negano

Dopo giorni di silenzio, l’ente diretto da Johannes Zuchtriegel smentisce che l’artista abbia pagato 30mila euro per affittare il Teatro Grande. Le indiscrezioni sul mega-party con 500 vip e amici della cantante

È una smentita secca quella del Parco archeologico di Pompei che prova a frenare le voci su un’imminente festa di compleanno di Madonna proprio nel sito degli scavi. Da diversi giorni si rincorrono le indiscrezioni secondo cui l’artista avrebbe affittato il Teatro Grande negli scavi di Pompei per festeggiare i 66 anni il prossimo 16 agosto. Un’ipotesi che da giorni aveva sollevato polemiche e timori per possibili danni al sito archeologico. Per giorni il Parco sotto la direzione di Johannes Zuchtriegel aveva evitato di commentare. Ma le voci avevano messo in moto anche la prefettura di Napoli, che si preparava a una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza.


Nessun canone per il Teatro Grande

Dopo giorni di indiscrezioni, il Parco archeologico di Pompei ha rotto il silenzio: «In merito alle voci che circolano sulla stampa di questi giorni circa un “mega-party” di una celebrità internazionale con 500 ospiti negli scavi di Pompei, nonché su un canone presunto di 30mila euro per il Teatro Grande, il Parco archeologico precisa che si tratta di notizie prive di fondamento».


L’allarme sicurezza a Pompei

Anche quest’anno Louise Maria Veronica Ciccone aveva scelto l’Italia per festeggiare il suo compleanno. La prima volta era avvenuta nel 2017 e poi nel 2021 in Puglia, per poi tornare nel 2022 in Sicilia. Stavolta Madonna avrebbe scelto Capri per festeggiare il compleanno con un nutrito stuolo di amici. Secondo il Mattino, l’artista aveva intenzione di fare una festa più ristretta però, con circa 500 persone, proprio agli scavi di Pompei. Circolavano voci anche di supervip invitati alla festa e un catering affidato a chef stellati. Un evento che avrebbe inevitabilmente richiamato tantissimi curiosi e fan, mettendo così in allarme la prefettura. Uno scenario che sembrerebbe irrealizzabile, secondo il Parco archeologico, che spera ora di frenare le voci ormai impazzite da giorni.

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