Nordio: «Sulle carceri ho un piano, ne parlerò a Mattarella. Problemi con Giorgia Meloni? Mai sintonia migliore, è un wishful thinking»

L’intervista del ministro al Corriere della Sera: «Possiamo arrivare a 15-20 mila detenuti in meno. Ecco risolto il sovraffollamento»

Oggi il ministro della giustizia Carlo Nordio nega gli sgarbi verso il Quirinale e parla di rapporti distesi fra lui e la premier Giorgia Meloni. «Mai stata sintonia migliore. Come dimostrato nell’ultimo vertice a Palazzo Chigi. È un wishful thinking, pio desiderio di chi sa che, per la prima volta, faremo riforme radicali», spiega in un’intervista a Il Corriere della Sera. Nega che la sua richiesta di incontro al presidente  Sergio Mattarella non fosse condivisa: «Altra fantasia. È stata concertata proprio in quell’incontro a Palazzo Chigi». «Accusa bizzarra. Avevo presenziato a tutte le dichiarazioni di fiducia e anche votato. Per il giorno successivo la Presidente aveva, da tempo, fissato una riunione allargata proprio per dare un indirizzo operativo urgente per eliminare, o almeno ridurre, l’annoso problema del sovraffollamento. Ritenerlo uno sgarbo per noi è una buona notizia: l’opposizione non ha altri argomenti», spiega Nordio.


Definire meglio i presupposti del pericolo di reiterazione del reato

Nordio spiega che sul sovraffollamento delle carceri occorre rivedere il concetto di pericolo di reiterazione del reato che spesso porta a una detenzione preventiva, ovviamente per alcuni casi specifici: «Ovviamente per i rapinatori, stupratori corrotti e autori di altri gravi reati la carcerazione preventiva rimarrà. Quello che conta è definire meglio i presupposti per la sua applicazione. (…) A cominciare dal requisito della reiterazione del reato. Il pericolo non può essere desunto dal rimanere in carica dell’amministratore pubblico accusato di corruzione». Sull’abolizione del reato d’abuso d’ufficio e il rischio di procedura di infrazione Ue sottolinea: «Non è vero. Non siamo affatto fuori dalle regole. L’Ue dice “may”(si può) non “must” (si deve) avere quel reato. Lo abbiamo già chiarito. Tanto è vero che le raccomandazioni ricevute da Bruxelles non ne hanno fatto cenno e il presidente Mattarella l’ha firmata senza rilievi».


«Carcere per i rave party? Mistificazione per quel nuovo reato non è mai stato incarcerato nessuno»

Sul reato relativo ai rave party sottolinea: «Altra mistificazione. Per quel nuovo reato non è mai stato incarcerato nessuno. Anzi. Non ne sono stati più organizzati, evitando incidenti che avrebbero provocato, quelli sì, altri arresti». Su Roberto Giachetti, parlamentare di Italia Viva, che denuncia inerzia contro i suicidi in carcere replica: «Stravaganza estiva. Mi sorprende che forze che hanno sempre auspicato una divisione tra politica e giustizia intendano portare davanti alla magistratura un problema eminentemente politico». E sul sovraffollamento spiega le prossime mosse: «Abbiamo dei progetti che vogliamo illustrare al capo dello Stato. Sarebbe irriguardoso anticiparli qui. Ma se mettiamo assieme la possibilità per i tossicodipendenti di andare in altre strutture, con quella di far tornare nel proprio Paese i detenuti stranieri, sulla quale stiamo lavorando notte e giorno, assieme alla Farnesina, possiamo arrivare a 15-20 mila detenuti in meno. Ecco risolto il sovraffollamento».

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