L’intervista di Musk a Trump su X tra ritardi, problemi tecnici e lodi a Putin e Kim Jong Un
Questa notte, la tanto discussa e attesa intervista di Elon Musk a Donald Trump è stata trasmessa sulla piattaforma social X con oltre 40 minuti di ritardo. L’evento è stato posticipato a causa di problemi tecnici attribuiti da Musk a un presunto attacco informatico. Nonostante le difficoltà, il ritorno di Trump su X dopo un anno di assenza, utilizzando l’account precedentemente sospeso per incitamento alla violenza, è stato seguito da più di 1.3 milioni di spettatori. Un ritorno in qualche modo doveroso, dopo che lo stesso Musk aveva spostato il suo appoggio verso Trump, lanciando un super comitato per la raccolta fondi a suo favore, attualmente sotto indagine in Michigan per presunte violazioni nella registrazione dei dati degli elettori.
Il fantomatico “colpo di Stato” di Kamala Harris e l’elogio a Putin
Durante l’intervista, Trump ha criticato duramente Kamala Harris, delegittimando come “colpo di Stato” la sua candidatura al posto di quella di Joe Biden. Se da una parte accusa i democratici di questa presunta e infondata deriva, dall’altra ha elogiato diversi leader autoritari come Vladimir Putin, Xi Jinping e Kim Jong Un. In merito al rapporto con Putin, Trump ha sostenuto con convinzione che la Russia non avrebbe mai invaso l’Ucraina se lui avesse mantenuto il suo posto alla Casa Bianca, senza spiegare in che modo ci sarebbe riuscito.
Gli elogi a Musk e alle auto elettriche
Se da un lato Elon Musk sostiene le tesi del candidato Presidente, quest’ultimo ha elogiato il proprietario di X e Tesla, dalla gestione della piattaforma al modo in cui ha gestito i licenziamenti, senza specificare a quale azienda si riferisse.
Un elemento interessante dell’intervista riguarda il cambio di posizione di Trump sulle auto elettriche, dopo averle fortemente criticate in passato. Un passo indietro ammesso e spiegato durante un comizio a inizio agosto per il semplice fatto di aver ricevuto il suo sostegno da Elon Musk. Per questo motivo, lo stesso Trump è stato fortemente criticato e accusato di essere un “venduto” da parte di Shawn Fein, presidente del sindacato United Auto Workers che ora sostiene Kamala Harris.
I problemi tecnici e la voce da cartone animato
I problemi tecnici che hanno ritardato l’inizio dell’intervista non sono stati un evento isolato. Già nel maggio 2023, un evento simile si era verificato durante il lancio della candidatura di Ron DeSantis sulla stessa piattaforma X. Trump, all’epoca, aveva ironizzato pesantemente sulla situazione, pubblicando una versione alternativa della diretta di Elon Musk e Ron DeSantis in compagnia di George Soros, Adolf Hitler, Klaus Schwab, il Diavolo, Dick Cheney e l’FBI.
Anche questa volta, come nel 2023, si è ripresentato un ulteriore problema tecnico audio che ogni tanto trasformava la voce di Trump come quella di un personaggio dei cartoni animati.
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