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«Smettila di occuparti dei figli dei boss». Le minacce alla procuratrice per minori di Palermo Claudia Caramanna

13 Agosto 2024 - 08:35 Redazione
Deciso il rafforzamento della scorta

«Devi smetterla di occuparti dei figli degli altri». Queste le minacce rivolte alla procuratrice capo di Palermo per i minorenni, Claudia Caramanna, che segue anche i figli dei boss di mafia. Del caso ne parla oggi la Repubblica di Palermo. Quelle minacce erano contenute in un foglio con una croce lasciato all’interno di un fascicolo d’ufficio. In quelle stesse ore, nell’edificio dell’istituto minorile Malaspina venivano girate alcune scene del film di Ricky Tognazzi e Simona Izzo dedicato alla giudice Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone e per 17 anni sostituta procuratrice per i minorenni, prima di diventare consigliera di Corte d’appello. Per questo motivo è stato stato deciso il rafforzamento della scorta assegnata alla procuratrice Caramanna.

Qualcuno si è infiltrato e ha lasciato la lettera di minacce

Nei giorni in cui si è girato il set del film la procuratrice Caramanna si era spostata in un’altra stanza, portando con sé alcuni fascicoli. In uno di questi è stata lasciata la lettera di minacce. Sul caso, riporta il quotidiano, indaga la procura di Caltanissetta, diretta da Salvatore De Luca, che ha disposto una serie di analisi sul foglio, trovato il 5 agosto, affidate ai carabinieri del Ris. Altre analisi sono state fatte al momento del sopralluogo, nelle stanze della procura. Non sarebbe piaciuta “l’attività” della procura di Palermo. Allo Sperone, periferia ghetto di Palermo, Caramanna e i suoi sostituti hanno chiesto 50 provvedimenti dopo un maxiblitz antidroga dei carabinieri. Nelle indagini alcune telecamere nascoste avevano mostrato i bambini accanto agli adulti che preparavano le dosi di droga o contavano banconote. E la procuratrice si era recata personalmente a far visita al sacerdote della zona, attivo nel contrasto contro la criminalità. Non è la prima volta che la procuratrice riceve minacce: un anno e mezzo fa la sua stanza, in procura, fu messa a soqquadro.

(in copertina Caramanna. Screenshot servizio Telegiornale di Sicilia)

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