Lo sfogo di Morgan ai colleghi musicisti dopo le accuse di Angelica Schiatti: «Mi avete abbandonato, state giocando con la mia vita»

Marco Castoldi a modo suo chiede aiuto agli «amici artisti». Ma la lunga lettera si conclude con un attacco durissimo contro chi lo avrebbe abbandonato come un cane

È un appello ai colleghi musicisti quello lanciato da Morgan, che però li accusa di averlo lasciato solo dopo l’esplosione del caso con l’ex fidanzata Angelica Schiatti che lo ha denunciato per stalking e diffamazione. Mentre il caso è in carico alla procura di Lecco, Morgan si è visto interrompere il contratto discografico con la Warner. Anche la Rai aveva deciso di congelare i progetti in corso con Marco Castoldi, mentre diversi concerti estivi sono saltati a causa delle polemiche scoppiate sul caso. Morgan nella chat con i giornalisti torna a sfogarsi con una lunga lettera aperta con cui di fatto chiede aiuto.


L’appello agli amici

«Mi rivolgo ai miei colleghi – scrive Morgan – dovete sapere che cosa mi sta capitando perché stento a credere che tutta una classe di musicisti, cantautori, persone che pensano e che vivono artisticamente, non abbiano un minimo scrupolo e non abbiano la capacità di riflettere su quanto sta succedendo ad un loro simile, un loro amico». Castoldi si rivolge soprattutto ai tanti amici nel mondo della musica e dello spettacolo: «Con molti di voi io ho avuto e ho dei rapporti di amicizia, che voglio sperare siano l’unica cosa che riesce a combattere il meccanismo dell’opportunismo, con molti ho collaborato nella musica, quindi mi conoscete molto bene».


«Sapete chi sono»

Morgan incalza: «Sapete perfettamente che tipo di persona sono, perché per quanto la stampa costruisca un personaggio delirante che fa comodo perché fa click, per quanto i giornali ci ricamino sopra con le loro puttanate, voi lo sapete chi sono e sapete anche che sono una persona sensibile, generosa, empatica, stravagante, fantasiosa, idealista – e anche – quel tantino indisciplinato che basta per avervi divertito tutti, ma sapete benissimo che io sono un individuo nobile che non uccide neanche una zanzara, perché mi dispiace ferire gli altri».

«Non ve ne frega niente?»

Morgan si lascia andare anche alla rabbia, sentendosi isolato ormai da tempo dai colleghi musicisti: «Avete idea di che cosa mi stia capitando o non ve ne frega proprio nulla perché siete diventati degli automi? Voglio sperare che non siate delle brutte persone, ed è per questo che vi sto scrivendo una lettera molto chiara. La nostra Costituzione parla molto chiaro e dice che le persone non si condannano, dice che le persone sono innocenti finché non parla il giudice, ma voi – conclude – state giocando con la mia vita, e la mia vita è stata triturata, mentre voi state facendo i concerti nelle spiagge io sono in prigione a casa, mi è stato tolto».

Lo sfogo

Morgan conclude difendendo le sue capacità artistiche, non legate alle mode passeggere. Ribadisce di essere polistrumentista e di conoscere a memoria «l’opera omnia di Beatles, De Andrè, Bowie, Pink Floyd, Tenco, Battiato, Elivs, Battisti». E nonostante tutto, continua, «io vengo preso a pesci in faccia da gente che non sa manco cosa è un do maggiore. sono un musicista che va rispettato, ma voi non lo fate anzi mi abbandonate come se fossi un cane. Rendetevi conto che fare così ad un artista è uno schifo, siete voi i cani, lasciate che io viva come un poveraccio come un povero Cristo infelice. Fumo 200 sigarette al giorno, non dormo perché penso a quanta merda non merito. Quando voi state a fare i vostri cazzo di concerti con le vostre merde di canzoni. Cristo».

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