Il piano di Mosca in caso di guerra con la Nato, la rivelazione del Financial Times: «La Marina russa addestrata a colpire l’Europa con armi nucleari»

I documenti citati dal Financial Times sono stati redatti tra il 2008 e il 2014 e utilizzati durante una presentazione agli ufficiali prima dell’invasione dell’Ucraina

La Russia ha addestrato la sua Marina a colpire obiettivi nel territorio europeo con missili con testate convenzionali o armi nucleari tattiche. A rivelarlo è il Financial Times che ha potuto prendere visione di 29 file segreti russi mostrati da fonti occidentali. I documenti esaminati dal quotidiano sono stati redatti tra il 2008 e il 2014 e sono stati utilizzati in una presentazione a degli ufficiali avvenuta in tempi precedenti l’invasione su larga scala dell’Ucraina. Tra i 32 obiettivi designati dai militari di Mosca ci sono località distanti e isolate, come Barrow-in-Furness sulla costa inglese che affaccia sul Mare d’Irlanda.


Lo scenario del conflitto con la Nato

I file mostrati al FT descrivono un ipotetico scenario di conflitto con la Nato. La Russia, secondo i documenti, ha immaginato che lo scontro si estenda ben oltre i confini con l’alleanza atlantica, con attacchi profondi nel territorio europeo, in particolare nella parte occidentale. È necessario sottolineare, come spiega la stessa testata inglese, che le mappe mostrate sono state realizzate «a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi Nato in Europa per le flotte navali russe». Le armi nucleari tattiche sono giudicate «vantaggiose» dagli ufficiali russi, da utilizzare in una «fase iniziale» del conflitto. Tuttavia, la presentazione illustra anche la possibilità di un attacco dimostrativo in un’area remota, prima dello scontro effettivo, per spaventare le forze occidentali. Tale sfoggio mostrerebbe «la disponibilità e la prontezza all’uso di armi nucleari di precisione non strategiche».


La armi nucleari russe

La priorità per Mosca sarebbe però un’altra, ovvero «indebolire il potenziale militare ed economico del nemico». Infine, nei documenti esaminati emerge il fatto che la Russia abbia «mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie, missili antisommergibile con testate nucleari installati su navi di superficie e sottomarini e missili antiaerei guidati da navi e da terra con testate nucleari per sconfiggere i gruppi di difesa aerea nemici».

Gli analisti: «Tutto il continente sarebbe a rischio»

Secondo gli esperti e gli analisti questi documenti segreti dell’esercito russo sono coerenti con la valutazione della minaccia di Mosca alla Nato: «La capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica che obiettivi in tutto il continente sarebbero a rischio non appena il suo esercito si dovesse scontrare con le forze della Nato in Paesi in prima linea come i Baltici e la Polonia».

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