Claudia Mancinelli regina sui social, il «gesto eroico» e lo sguardo che hanno stregato il mondo: cosa l’ha fatta scattare al tavolo dei giudici – I video

In pochi attimi e con un’intesa solidissima, l’allenatrice e la ginnasta azzurra hanno capito che il risultato non era giusto. Che cosa è successo prima del ricorso che ha portato alla medaglia di bronzo alle Olimpiadi

Lo sguardo algido di Claudia Mancinelli catturato dalle telecamere durante le Olimpiadi di Parigi ha stregato mezzo mondo. Sui social il volto dell’allenatrice della ginnasta Sofia Raffaeli ancora domina i trend dei social, a distanza di giorni ormai dal bronzo conquistato dall’azzurra proprio grazie al «gesto eroico» della sua allenatrice, come lo chiama sorridendo lei stessa al Corriere dello Sport. Una vita di passione e sacrificio per la ginnastica, con un passato anche da attrice, per diventare poi famosissima grazie a un ricorso, come gliene sono capitati tanti in carriera. Stavolta però la sua determinazione è valsa una medaglia di bronzo per la sua atleta, che la considera il suo «angelo custode».


La determinazione in finale

Nella finale di ginnastica ritmica individuale, Raffaeli aveva appena concluso l’esercizio con le clavette ed era quindi arrivato il responso dei giudici. Quel che appariva sui tabelloni però non tornava a Mancinelli, che al Corriere dello Sport svela che cosa sia successo in quei momenti ormai epici. «In una finale all around il minimo dettaglio può pregiudicare il risultato. Tutti parlano di quanto ero determinata io, ma lei l’avete vista? Ha eseguito l’esercizio più bello che le ho visto fare. Aveva dato il 110%, io dovevo fare altrettanto».


Perché Mancinelli ha fatto ricorso

Arrivato il responso dei giudici, Mancinelli racconta lo scambio rapidissimi avuto con Raffaeli. Pochi gesti di intesa che confermano un rapporto intimamente solido tra allenatrice e atleta: «Ci siamo confrontate in mezzo secondo. Le ho detto “Ho visto bene?”. Lei mi ha risposto “Ho fatto tutto”. A quel punto sapevo che il suo “tutto” era più alto del punteggio che le avevano dato. Quando ci siamo abbracciate le ho detto “Ce l’hai fatta, ora godiamocela”».

Il rapporto tra Mancinelli e Raffaeli

Mancinelli allena Raffaeli da meno di un anno, «ma quando l’obiettivo è condiviso tutto viene più facile». Passano insieme fino a 9 ore al giorno «compreso il sabato», anche se ora «l’ho obbligata ed andare in vacanza». Con la sua Sofia, Mancinelli ha voluto instaurare il rapporto che avrebbe sempre desiderato da atleta: «Ho sempre detto sarei voluta diventare l’allenatrice che avrei sognato da atleta». L’obiettivo condiviso era certamente una medaglia, senza nascondere il fatto che l’oro sarebbe stata una meta possibile: «Sofia è tra le migliori al mondo. Un bronzo ottenuto dopo qualche errore però ti lascia fiduciosa per ciò che potrà venire. Lei pensa già a Los Angeles».

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