Elodie tra le star del Calendario Pirelli 2025: «Il corpo è il mio manifesto. Nell’Italia di Meloni i diritti sono minacciati»
Ci sarà anche Elodie fra i 12 artisti della nuova edizione del calendario Pirelli. Lo aveva annunciato lei stessa pochi giorni fa con un video – in accappatoio dove mostra la scritta «The Cal Pirelli 2025» – su Instagram. Il tema di questa edizione è «sensualità»: un ritorno del nudo, ma soprattutto un ritorno dei corpi, di qualsiasi genere essi siano. Per vedere gli scatti del fotografo James Ethan Green bisognerà aspettare novembre, quando verranno svelati a Londra. La cantante romana, in una lunga intervista su la Repubblica, (rilasciata anche al Corriere della Sera e La Stampa, ndr) ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta ad accettare di posare per il calendario. «Il corpo rappresenta una parte fondamentale del modo di raccontarci e di riprenderci la libertà di essere sensuali», ha sottolineato. Mentre le accuse di usare il corpo per raggiungere la fama, non la preoccupano: «Ci sono altri problemi». «Mi piaccio e il corpo mi aiuta a raccontare qualcosa di me – ha sottolineato – Non penso che avere una sessualità sia peccato. Non sono cattolica, battezzata, voglio restare lontana da questo modo di pensare».
«Il corpo è il mio manifesto»
Il corpo rappresenta, infatti, per la popstar italiana il suo «manifesto». «Penso lo sia per tutti – ha continuato – Se ci spostiamo a destra spostiamo a destra, guardando l’Italia, le donne non sono libere neppure di girare come vogliono. Ciò viene deciso da altri uomini, e ci fa capire quanto la femminilità sia ancora scabrosa. Essere donna – ha sottolineato – è scabroso. Quindi c’è un controllo sul corpo, oggi più che mai. Mi accusano di sessualizzare e mi fa ridere: vorrei chiedere cosa significa. Il punto è proprio questo: più uno viene accusato per l’uso della propria libertà di espressione, più significa che conduce una lotta giusta».
I diritti minacciati sotto il governo Meloni
Nella lunga intervista, Elodie parla inoltre del «problema dei diritti acquisiti, ma minacciati» sotto il governo Meloni. «Attaccando i gay, o l’aborto, si attacca la libertà. La cosa per cui soffro di più è che sia una donna a farlo. Come può non accorgersi di lavorare per gli interessi degli uomini? È un atteggiamento imperdonabile – ha continuato -. Non si può toccare la libertà di scelta. Il nostro è un Paese democratico, dovremmo ricordarcelo sempre. Se poi vogliamo fare altro… Non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità». Per la cantante, Meloni ha consensi «perché c’è paura quando non capisci il vero problema. Quando le persone vedono personaggi pubblici gridare, comprensibilmente sono d’accordo con loro. Lo so perché poi è il mio linguaggio, lo conosco bene. È confusione. È paura: farti sentire, perché sei terrorizzato. Ma se dall’altra parte vedi qualcuno che parla come te, pensi di essere compreso». Eppure, parlare alla pancia per approfittarsi della sofferenza per Elodie è «doppiamente meschino» oltre che «facile».
L’intervento di Fratelli d’Italia
Le parole di Elodie suscitano la risposta del partito della premier, dal quale arriva la replica alla cantante per essersi «improvvisatasi politico sulle pagine di Repubblica dal set di Miami dove posa per il calendario Pirelli». È la senatrice FdI Susanna Donatella Campione, componente della Commissione bicamerale sul Femminicidio, ad aggiungere che «è triste che una donna attacchi in modo così violento un’altra donna solo perché è presidente del Consiglio e non la pensa come lei. Prima della libertà del corpo – prosegue – Elodie dovrebbe difendere la libertà di pensiero e non continuare a inveire rabbiosamente contro chi esprime idee diverse dalle sue. Esca dall’equivoco di voler contrabbandare l’esibizione del corpo come attività intellettuale e la eserciti serenamente come altre sue colleghe che non avvertono il bisogno di far passare un servizio fotografico per un’attività metafisica». E poi ancora: «Quanto alla mancanza di libertà delle donne – dice ancora l’esponente FdI – la invito a guardarsi più attentamente intorno e a notare come proprio durante il governo Meloni le donne occupino posizioni di potere mai raggiunte prima. L’ultimo esempio di una lunga serie è Daria Perrotta, prima donna nella storia d’Italia a essere stata nominata, giorni fa, capo della Ragioneria Generale dello Stato. Se Elodie vuole fare parlare il suo corpo per esprimersi, liberissima di farlo ma per favore ci risparmi i sermoni vecchia maniera, ormai superati, – conclude Campione – sulle donne che si esprimono con la preparazione, la cultura e il libero pensiero».
Foto copertina: ANSA/CLADIO PERI | Elodie durante il photocall a margine della cerimonia di conferimento del premio David di Donatello 2023 presso gli studi Rai di via Macherio a Roma, 10 maggio 2023.
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