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Hamas non parteciperà ai negoziati del 15 agosto in Qatar: «Perdiamo fiducia nelle capacità degli Usa di mediare»

14 Agosto 2024 - 19:00 Redazione
Israele ha confermato la presenza del capo del Mossad e quello dello Shin Bet nei negoziati. Nessuno spiraglio per un cessate il fuoco a Gaza prima dei colloqui. L'appello da Germania, Usa e Regno Unito

Hamas ha ribadito che non parteciperà ai colloqui di domani in Qatar, ma i mediatori prevedono altre consultazioni dopo il 15 agosto. Secondo un funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, citato dal Times of Israel, riprendere nuovi negoziati «consente a Israele di imporre nuove condizioni e di utilizzarli per compiere altri massacri». L’assenza di Hamas non dovrebbe eliminare possibilità di progressi, considerando che il capo negoziatore Khalil al-Hayya risiede a Doha e il gruppo mantiene sempre canali aperti con Qatar ed Egitto. All’agenzia Ap, un alto funzionario di Hamas ha criticato gli Stati Uniti, spiegando che il gruppo sta perdendo fiducia nella capacità di Washington di mediare un cessate il fuoco a Gaza in vista di nuovi colloqui.

L’appello per il cessate il fuoco da Usa, Regno Unito e Germania

Gli ambasciatori di Stati Uniti, Regno Unito e Germania in Israele hanno chiesto in una dichiarazione congiunta di concordare un accordo per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza, un giorno prima dell’inizio del summit per negoziare un accordo in Qatar. Come spiega Haaretz, gli ambasciatori, che rappresentano tre degli alleati più importanti di Israele, hanno parlato in una conferenza stampa tenutasi presso la sede centrale delle famiglie degli ostaggi a Tel Aviv con i famigliari dei prigionieri di Hamas al loro fianco.

Le speranze per un accordo

Gli ambasciatori hanno affermato che, nonostante la differenza tra Israele e Hamas, sono convinti che si possa raggiungere un accordo. Hanno sottolineato che per i rispettivi Paesi, le massime priorità al summit sono raggiungere un accordo per restituire gli ostaggi e impedire un’ulteriore escalation tra Israele, Iran e Hezbollah. L’ambasciatore statunitense Jack Lowe ha affermato che per quanto riguarda l’amministrazione Biden, un accordo sugli ostaggi deve essere attuato ora e l’obiettivo è raggiungere un accordo in Qatar.

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