Scappa col cadavere del padre nel bagagliaio per 1000 km, ma l’auto si guasta: la storia del 33enne tedesco arrestato a Napoli

L’uomo era ricercato dalla polizia tedesca per l’omicidio del padre, che ha ucciso a coltellate davanti ad alcuni testimoni

Era ricercato in tutta Europa, ma è stato arrestato nella mattina di oggi – 14 agosto – a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, dopo che alcuni residenti della zona hanno allertato i vigili urbani dopo un tentato furto in una abitazione in via Passariello. Le forze dell’ordine intervenute sul posto, infatti, hanno trovato un’auto abbandonata vicino allo svincolo dell’autostrada. Con un cadavere nascosto nel bagagliaio. Dopo poco, è stato fermato l’autore del crimine: si tratta di un cittadino tedesco destinatario di mandato di arresto europeo, che è stato immediatamente fermato e tratto in arresto dagli agenti. L’arrestato è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre abbandonava il veicolo sul cavalcavia.


La ricostruzione

Il Messaggero ricostruisce la vicenda: il corpo privo di vita trovato nell’auto è quello del padre del ladro, e presenta segni di accoltellamento. L’uomo ha 33 anni ed è originario di Monaco di Baviera. Era ricercato per omicidio, dopo che alcuni testimoni lo avevano visto accoltellare a morte il padre per poi darsi alla fuga. L’uomo aveva caricato il cadavere nel bagagliaio e ha iniziato a guidare fino a Pomigliano d’Arco, dove però l’auto si è fermata per un guasto.


L’arresto

Prima di essere fermato dai carabinieri, il 33enne aveva tentato di introdursi in una delle case della zona, per trovare una vettura utile a fargli proseguire la fuga. Dopo l’arresto, è stato condotto nel carcere di Poggioreale. Al momento della perquisizione, le forze dell’ordine lo hanno trovato in possesso di 561 euro. Che sono stati già sequestrati, ai fini di verificarne l’origine. L’arresto, invece, è stato prontamente comunicato al Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Napoli. Sul posto sono immediatamente intervenuti la Squadra Mobile di Napoli e il Reparto di Polizia Scientifica, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti e cercare di identificare la vittima.

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