Fedez e la festa che «ha fatto la storia della Costa Smeralda». Un partecipante a Parpiglia: «Ho pagato 100 euro per entrare» – Il video
Fedez ha declinato l’evento a Campobasso per realizzare un party esclusivo in Costa Smeralda. Una festa organizzata in 4 ore, tra molti amici. Ma sulla vicenda vogliono fare chiarezza sia Selvaggia Lucarelli che Gabriele Parpiglia. Una persona ha dichiarato a quest’ultimo di esser entrato sfilando 100 euro. «Ciao Gabri, volevo dirti una cosa assurda. Ieri sono stato al party di Fedez convinto fosse una festa FREE e invece ho pagato 100 euro all’ingresso, drink esclusi, che costavano da 30 euro in su. Mi chiedo se questi soldi, questa festa e i permessi avessero autorizzazioni e se le tasse inerenti vengano pagate. Naturalmente i vip entravano gratis. Io e il mio gruppo non sapevamo che si pagava. Grazie per il lavoro che fai», ha dichiarato la persona.
"Oggi abbiamo fatto la storia della Costa Smeralda". Così Fedez sui social esalta l’After party organizzato ieri nella (mega) villa affittata dall'artista in Sardegna.
— Gabriele Parpiglia (@Parpiglia) August 14, 2024
Una festa a suo dire organizzata in 4 ore. Ma c’erano tutti i permessi? Ce lo chiediamo perché in questi casi… pic.twitter.com/iMIXGXthNk
Le date da dj set che saltano
Inizialmente il rapper aveva organizzato un’estate da dj set. «Il suo – spiega Selvaggia Lucarelli sul suo sito, dove ricostruisce il caso – era un calendario molto fitto, poi improvvisamente le date iniziano a saltare. Saltano Corigliano-Rossano in Calabria, Cosenza e Catanzaro per un ricovero urgente (13 luglio), salta Roccella Jonica (6 agosto) per “motivi tecnici organizzativi indipendenti dagli artisti e dagli organizzatori”. Salta Gallipoli (il 2 agosto) per colpa di un fungo che avrebbe intossicato il rapper, ma lui rifiuta accertamenti approfonditi in ospedale e, soprattutto, non sappiamo se abbia denunciato chi gli ha messo nel piatto i funghi maledetti. Insomma, una catastrofe che i più maligni (non io eh) dicano nascondere in realtà una prevendita di biglietti deludente. Salta Petacciato l’11 agosto, in Molise, sempre per misteriosi motivi tecnici. Insomma, il Molise c’è, esiste, Fedez no. E poi, salta di nuovo la data che doveva recuperare a Corigliano Calabro (al White Different Club) oggi 14 agosto, “per motivi tecnico logistici indipendenti dalla volontà dell’artista, della sua agenzia, e della venue”. Insomma, se non è colpa del rapper, dell’agenzia e della location sarà “colpa del traffico”».
Il contro-party con il fanculo al vicino
L’11 agosto il rapper, grazie alla sua fedele assistente Eleonora e tutta la crew, organizza una festa nella mega villa presa in affitto in Sardegna «che ha fatto la storia della Costa Smeralda». Party documentato sui social dal rapper che lo ha fatto «perché il vicino di casa non l’ha invitato alla SUA festa la sera prima». Lucarelli sottolinea che in rete circola un video dove i suoi amici mandano «a fanculo» il vicino. Nello specifico nel video postato anche sul blog di Selvaggia si vede Fedez spiegare che il vicino verrà invitato alla festa comunque proprio per fargli capire che ci sarà una festa migliore della sua.
Parpiglia e l’ipotesi della festa illegale
Il punto che si chiede Parpiglia è il seguente: il party, con tutte quelle persone e un ingresso a pagamento, è regolare? Il giornalista ha sentito Pietro Muresu, presidente per la Sardegna del Silb, il sindacato di categoria che riunisce tutti i titolari delle discoteche. E ha risposto: «Sicuramente trattandosi di una villa con quel numero di persone, possiamo essere nell’ambito di una festa abusiva e illegale ad alto rischio di sicurezza, oltretutto». «Se si tratta di una festa privata organizzata per più di mille persone, a giudicare dai video in rete, con un biglietto d’ingresso, diventa una festa completamente abusiva. Lo posso confermare: per quel numero di persone si dovrebbe muovere la commissione provinciale del pubblico spettacolo e suppongo che sotto Ferragosto non si siano mossi per fare questo tipo di verifiche». Graziano Cossu, capo della polizia che controlla le licenze dei locali pubblici spiega a Parpiglia: «Immagini una matrioska. In primis la regola è questa: chiunque faccia una festa in una casa, in un’abitazione normale e mette della musica, è portato a rispettare il vicinato. Ma in questo caso, anche senza vicinato, si è pagato un biglietto in una casa privata, che si è tramutata in un’attività commerciale, quindi abusiva». Non è dato sapere quanti fossero gli invitati al private party. Sono molti nelle immagini diffuse sui social, ma non si sa la cifra esatta. «Mettiamo caso – spiega Cossu a Parpiglia – che io e lei facciamo una festa, si chiama un perito fotometrico, gli diciamo “Usiamo questa consolle, queste tre casse”. Esiste una legge (447 del ’99), la legge che disciplina l’inquinamento acustico e per questo motivo mi viene fatta una perizia con delle strumentazioni adeguate e in base ai decibel consentiti nella zona in cui facciamo la festa, viene messo un limitatore acustico. Una volta che viene fatta la perizia, la trasmettiamo al Comune assieme all’autorizzazione di festa. Ma ci vuole del tempo per realizzare il tutto e avere gli ok… non poche ore (come sostiene Fedez!)».
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