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Cisgiordania, coloni israeliani attaccano il villaggio palestinese Jit: auto e case incendiate, un morto. Condanna degli USA, Herzog: «È pogrom» – Il video

16 Agosto 2024 - 06:58 Redazione
Oggi la ripresa dei colloqui per Gaza a Doha. Trump a Netanyahu: «Vinca rapidamente, basta uccisioni»

Una cinquantina di coloni israeliani, a volto coperto, hanno attaccato il villaggio palestinese di Jit, in Cisgiordania, incendiando almeno quattro case e sei veicoli e provocando un morto e un ferito grave. A riferirlo è un funzionario della sicurezza israeliano al The Times of Israel. Rashid Abdel Qader Sadda, 23 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre cercava di spegnere l’incendio sulla sua abitazione.

Dopo la pubblicazione delle foto dell’attacco nel villaggio, il presidente del partito laburista Yair Golan ha twittato: «Il terrorismo ebraico messianico è determinato a incendiare il territorio e a imporre una campagna regionale difficile e non necessaria su Israele». Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha «condannato fermamente» l’attacco, definendolo un «pogrom». «Condanno fermamente il pogrom di stasera in Samaria», ha scritto Herzog in un messaggio su X, usando il nome della provincia biblica corrispondente alla Cisgiordania settentrionale. «Condanno fermamente qualsiasi tipo di violenza e do il mio pieno appoggio alle Idf, allo Shin Bet e alla polizia israeliana affinché svolgano i loro ruoli e affrontino la questione con severità – ha inoltre scritto il ministro della Difesa Gallant sui social media -. La rivolta estremista va contro tutti i comandamenti morali dello Stato di Israele». Anche gli Stati Uniti hanno condannato l’episodio sostenendo che attacchi così «sono inaccettabili e devono cessare», ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano al Times of Israel. Oggi a Doha è prevista la ripresa dei negoziati. La conferma è arrivata dal portavoce del Ministero degli Esteri qatariota Majed al-Ansari.

«Finora i colloqui hanno avuto successo»

«Le parti sperano di vedere progressi entro le prossime 24 ore. Finora i colloqui hanno avuto successo e si sono svolti in uno spirito positivo», riporta il quotidiano israeliano Haaretz citando una fonte anonima. Il vertice riprenderà nel pomeriggio a Doha dove sono riuniti i mediatori statunitensi, israeliani, qatarioti ed egiziani. Hamas ha deciso di non sedere al tavolo perché ritiene adeguato il progetto presentato il 27 maggio scorso. L’incontro con i rappresentanti dei miliziani avverrà una volta chiuse le trattative.

Trump a Netanyahu: «Vinca rapidamente, basta uccisioni»

L’ex presidente americano Donald Trump ha detto ieri di aver consigliato al primo ministro israeliani Benjamin Netanyahu quando si sono incontrati il mese scorso di «ottenere rapidamente la vittoria» perché «le uccisioni devono finire» nella Striscia di Gaza. Lo riportano i media di Israele. Nella conferenza stampa convocata ieri dal tycoon in New Jersey, al candidato repubblicano alla Casa Bianca è stato chiesto se incoraggiasse il premier israeliano a non accettare un accordo di cessate il fuoco con Hamas. Trump ha negato di averlo mai fatto, affermando che Netanyahu «sa quello che sta facendo. L’ho incoraggiato – ha spiegato – a farla finita in fretta, ‘ottieni la tua vittoria e finiscila’. Deve finire, le uccisioni devono finire». Più tardi, in un evento dedicato alla lotta all’antisemitismo, Trump ha criticato gli appelli a una tregua nella Striscia di Gaza lanciati da mesi dalla sua rivale democratica Kamala Harris. «Fin dall’inizio ha lavorato per legare le mani dietro la schiena a Israele, chiedendo sempre un cessate il fuoco immediato» cosa che «darebbe solo ad Hamas il tempo di riorganizzarsi e lanciare un nuovo attacco in stile 7 ottobre». E ancora, ha ribadito: «Darò a Israele il sostegno di cui ha bisogno per vincere, ma voglio che vinca velocemente». Secondo il quotidiano Times of Israel la frase “le uccisioni devono finire” è un grosso segnale: si tratta della prima critica diretta di Trump all’operazione israeliana nell’enclave palestinese. Meno di un mese fa in un’intervista a Fox News il repubblicano aveva già invitato il premier israeliano a finire gli attacchi su Gaza perché «l’immagine di Israele nel mondo si sta offuscando: bisogna finirla rapidamente, non deve durare oltre, è troppo lunga».

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