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I russi avanzano nel Donetsk, le autorità: «I civili lascino Pokrovsk». Il Cremlino: «Kiev aiutata da Nato e paesi occidentali a Kursk»

Le truppe di Kiev hanno preso Sudzha, la più grande città russa dall’inizio della loro incursione oltre confine: l’annuncio di Zelensky

Mentre prosegue l’avanzata degli ucraini nella regione russa di Kursk, poche centinaia di chilometri più a sud, nel Donetsk, le autorità locali invitano la popolazione ad evacuare la cittadina di Pokrovsk. Le truppe russe «stanno avanzando a ritmo sostenuto. Ogni giorno che passa c’è sempre meno tempo per raccogliere gli effetti personali e partire verso regioni più sicure», è il messaggio dell’amministrazione ai civili. Intanto, in un’intervista al quotidiano Izvestia, l’assistente presidenziale russo Nikolay Patrushev ha dichiarato precisando che incursione dell’Ucraina a Kursk è stata pianificata con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali. «È stato l’Occidente a portare la giunta criminale al potere in Ucraina», ha detto Patrushev, «i Paesi della Nato hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina, continuano a fornire dati di intelligence e controllano le azioni dei gruppi neonazisti. L’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata anche con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali». «Questa iniziativa criminale è stata sollecitata dalla consapevolezza da parte del regime neonazista di Kiev del suo imminente crollo», ha dichiarato il funzionario del Cremlino, che sostiene, nonostante le smentite americane, un coinvolgimento di Washington. «È comune per gli Stati Uniti dire una cosa e fare esattamente l’opposto. Senza la loro partecipazione e il loro appoggio diretto, Kiev non avrebbe mai osato mettere piede sul territorio russo», ha dichiarato ancora Patrushev.


La presa di Sudzha

Gli ucraini hanno preso Sudzha, la più grande città russa, dall’inizio della loro incursione oltre confine, più di una settimana fa. L’annuncio è stato dato dal presidente ucraino Zelensky. Le forze di Kiev stanno allestendo un ufficio militare di comando nella città, il che suggerisce che l’Ucraina potrebbe pianificare di rimanere nella regione di Kursk a lungo termine o semplicemente segnalare a Mosca che potrebbe avere intenzione di farlo.


Lukashenko: «Gli Usa vogliono che ucraini e russi si distruggano a vicenda»

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko torna a esortare Ucraina e Russia a «sedersi al tavolo dei negoziati e porre fine» alla guerra, ma anche a minacciare l’uso di armi nucleari tattiche nel caso in cui i confini della Bielorussia fossero violati dal nemico. In una intervista all’emittente di stato russa Vgtrk, Lukashenko sostiene che questo conflitto è utile solo all’Occidente e non ai popoli ucraino e russo. «Non vogliamo un’escalation e una guerra contro l’intera Nato, ma se si arriva a questo non avremo altra scelta: non appena qualcuno oltrepasserà il confine di Stato la risposta sarà immediata», afferma. «Non useremo alcuna arma finché non metteranno piede sul nostro territorio», aggiunge Lukashenko. Secondo lo stretto alleato del presidente Vladimir Putin, alti vertici americani vogliono «lasciare che ucraini e russi si picchino a morte e si distruggano tutti a vicenda».

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