Olbia, vigile del fuoco aggredito da 3 bodyguard del rapper Diss Gacha: aveva chiesto di lasciare libera la via di fuga del palco

L’uomo è stato picchiato e buttato a terra, per lui ferite lievi. Il comandante provinciale di Sassari, Antonio Giordano: «Quanto accaduto è inaccettabile»

È stato strattonato, picchiato e buttato a terra. Un capo squadra dei vigili del fuoco è stato aggredito a Olbia, durante l’ultima serata del Red Valley Festival, sabato 17 agosto. L’uomo aveva segnalato a un membro dello staff del rapper Diss Gacha di lasciare libera la via di fuga del palco perché in quel momento era invece occupata. In risposta tre bodyguard del rapper l’hanno aggredito. I colleghi del caposquadra e gli uomini della sicurezza del festival l’hanno soccorso: per lui solo ferite lievi. I tre aggressori sono stati identificati dalla polizia e denunciati per lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale.


Le reazioni: «Quanto accaduto è inaccettabile»

Sul posto è arrivato il comandante provinciale di Sassari, Antonio Giordano, che ha voluto essere vicino al collega aggredito. Giordano ha ribadito la gravità del gesto: «Quanto accaduto è inaccettabile e non può essere giustificato. Le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco oltre agli interventi di soccorso tecnico urgente sono impegnati quotidianamente anche nei servizi di istituto come le vigilanze antincendio che permettono a manifestazioni come il Red Valley di potersi svolgere in piena sicurezza». Di tono analogo la reazione del segretario generale del Conapo, sindacato rappresentativo del Corpo dei vigili del fuoco, Marco Piergallini: «Chi tocca una divisa dello Stato e ne impedisce la prosecuzione del servizio compie un attentato alla sicurezza e va sanzionato duramente. Il sindacato è a disposizione per perseguire queste gravi azioni contro lo Stato e contro i colleghi».


Il segretario generale regionale della Fns Cisl Sardegna Giovanni Villa ha voluto anche lui esprimere solidarietà al vigile del fuoco: «Ci auguriamo che chi di competenza faccia luce su quanto accaduto e prenda le giuste determinazioni. Chi ha sbagliato chieda pubblicamente scusa ai Vigili del Fuoco aggrediti e a tutto il Corpo Nazionale che non merita certo un trattamento del genere».

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