Un’esplosione ha svegliato Tel Aviv la sera di domenica 18 agosto. La vittima della deflagrazione è lo stesso attentatore, palestinese sulla cinquantina, che era arrivato da Nablus (Cisgiordania). Hamas e la Jihad islamica hanno infatti rivendicato l’attentato suicida che è però fallito: è rimasto ferito solo un passante. I miliziani anti-Israele avvertono però: «Continueremo».
August 18, 2024
L’obiettivo: una sinagoga o un centro commerciale
Sull’esplosione indagavano già dalla sera la polizia israeliana in coordinamento con lo Shin Bet, agenzia di intelligence per gli affari interni. L’attentatore è stato svelato in un video che lo mostrava camminare per le strade della città con un grosso zaino sulle spalle. Una fonte di polizia, come riportava Haaretz, aveva rivelato che la pista degli inquirenti israeliani era quella di un attacco: «La nostra premessa di base questa mattina è che si sia trattato di un attentato». «Forse il terrorista aveva pianificato di andare in una sinagoga lì vicino o forse in un centro commerciale», ha spiegato il comandante della polizia del distretto di Ayalon Haim Bublil. Quindi un tentativo di attentato come l’ultimo che ha colpito la città israeliana, nel 2006. Allora per un attentato suicida rivendicato proprio dalla Jihad Islamica palestinese morirono 11 persone e 70 furono i feriti di un’esplosione in un ristorante. Per gli investigatori non è ancora del tutto chiaro se l’esplosione è stata intenzionale o se l’ordigno è deflagrato prima del tempo. Forse per un malfunzionamento. La carica della detonazione, dalle prime ricostruzioni, è stata quantificata in diversi chili. L’esplosione ha ferito solo un passante a bordo di uno scooter, cosa che fa tirare un sospiro di sollievo al portavoce della polizia Eli Levy: «Qui è avvenuto un grande miracolo».
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