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Pietrangeli difende Jannik Sinner dalle accuse di doping: «È innocente, ma ha perso 300mila dollari e i punti Atp. Inammissibile»

20 Agosto 2024 - 21:06 Redazione
nicola pietrangeli
nicola pietrangeli
L'ex tennista italiano in un'intervista all'Ansa: «Se lui non c'entra nulla, come ribadisce la sentenza, non capisco perché venga punito»

Nicola Pietrangeli non ci sta: «È innocente ma è stato punito e ha perso 300.000 dollari. Ma se è stato accidentale, mi domando io, perché gli sono stati tolti i punti e i soldi di Indian Wells?». L’ex campione italiano, 90 anni, difende Jannik Sinner, l’attuale numero 1 al mondo, in un’intervista all’Ansa dopo la notizia della sua penalizzazione a causa di un risultato positivo a un controllo antidoping.

«Non capisco perché venga punito»

«È una cosa inammissibile, non capisco perché lui non abbia fatto ricorso. Magari è stato consigliato e ha fatto benissimo, ma se sei innocente non capisco perché». Pietrangeli prova a trovare una motivazione al mancato appello di Sinner contro la sentenza di un tribunale indipendente che lo scagiona dall’accusa di doping, ma che gli commina una squalifica per montepremi e i risultati raggiunti negli Indian Wells 1000. L’assunzione della sostanza proibita, il clostebol (un agente anabolizzante), è stata infatti inconsapevole in quanto entrata in circolo nel corpo dell’atleta in modo accidentale. Un membro del team aveva applicato sulla propria pelle uno spray da banco contenente la sostanza per curare una piccola ferita, e aveva poi praticato dei massaggi e dei trattamenti a Sinner, occasioni in cui sarebbe avvenuta la contaminazione. Pietrangeli tuttavia non si spiega la gravità della pena comminata al giovane tennista: « A me non è mai capitato, ma se lui non c’entra nulla, come ribadisce la sentenza, non capisco perché venga punito. E questo ente indipendente può decidere una cosa del genere? Questa è una faccenda che deve decidere la Federazione internazionale o l’Atp, c’è qualcosa che non va. Non è stato trovato positivo a un controllo antidoping; o lo punisci o, siccome non c’entra nulla, non si fa niente».

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