Mpox, per il comitato Ue non c’è alcuna emergenza sanitaria in Europa: «Ma il Covid ci ha insegnato che dobbiamo farci trovare pronti»
La situazione su Mpox «non deve essere considerata un’emergenza per la sicurezza sanitaria in Europa». A stabilirlo è il Comitato per la sicurezza sanitaria dell’Unione europea, che ieri – lunedì 19 agosto – si è riunito per fare il punto sulla malattia infettiva nota anche con il nome di vaiolo delle scimmie. L’Health Security Committee, ha aggiunto il portavoce della Commissione europea, Stefan De Keersmaecker, ha concordato comunque la necessità di adottare un «approccio strettamente coordinato» sulla circolazione del virus. «Dal Covid – ha ricordato il portavoce di Bruxelles – abbiamo imparato di dover essere preparati. Hera ha concluso contratti per acquisti congiunti di 2 milioni di dosi di vaccini Mpox e trattamenti per 100mila dosi».
La circolare del Ministero
Nei giorni scorsi, il ministero della Salute italiano ha diramato una circolare in cui invita a «sensibilizzare i medici e gli operatori sanitari sui possibili casi di Mpox associati ai viaggi» e sulle red flags che devono far sospettare di avere davanti un possibile caso infetto. Il documento, firmato dal capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie Maria Rosaria Campitiello e dal direttore generale Francesco Vaia, raccomanda inoltre «il rafforzamento delle misure di protezione degli operatori sanitari e dei caregiver».
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