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Marco Travaglio e Giorgia Meloni: «Una persona perbene che sta facendo male»

22 Agosto 2024 - 04:48 Alba Romano
marco travaglio giorgia meloni alessandro sallusti
marco travaglio giorgia meloni alessandro sallusti
Il direttore del Fatto: è sempre sotto esame. E su Sallusti: ha detto che Arianna Meloni è indagata da un'agenzia...

Il direttore del Fatto Marco Travaglio non condivide nulla o quasi della sua azione di governo, ma pensa che Giorgia Meloni sia «una tipa sveglia». Lo ha scritto in un editoriale qualche giorno fa e oggi lo ribadisce al Corriere della Sera: «Anche lei come Conte è vista come intrusa delle élite più putride, use a scalzare gli outsider tramite qualche infiltrato». Con l’ex premier secondo Travaglio Meloni condivide un destino: «In questi anni sono stati gli unici due presidenti del Consiglio ad essere arrivati a Palazzo Chigi senza la cooptazione dei poteri forti. Il leader del Movimento 5 Stelle è giunto lì per caso. Lei, Giorgia, è invece arrivata dalla periferia. La presidente del Consiglio è un underdog o un outsider anche se fa politica da trent’anni, perché proviene da una formazione che da sempre è stata tenuta a distanza dalle logiche di potere. Ecco perché mi meraviglia».

Travaglio & Meloni

Però una critica ce l’ha: «Mi meraviglio che non abbia dato seguito da presidente del Consiglio a questa sua caratteristica. Ha dovuto promettere fedeltà agli americani, all’Europa, a tutti quelli che ha dipinto come poteri forti, pensiamo ad esempio al rapporto super compiacente che ha avuto con il governo Draghi. Diciamola tutta, si è un po’ parata le spalle». Poi ricorda il no a Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea: «Non a caso appena ha votato contro la presidente della Commissione europea uscente sono subito piovute le critiche. E lo stesso è successo non appena il ministro della Difesa Guido Crosetto si è permesso di criticare l’Ucraina. Meloni è sempre sotto esame. Se asseconda l’ establishment è salva, altrimenti le saranno ordite una serie di trappole». Poi spiega come ha conosciuto la premier: «Se non sbaglio ci siamo incontrati in treno. Poi ci siamo visti due volte a pranzo».

«Mi è molto simpatica»

E aggiunge: «Devo dire che mi è molto simpatica. Ha rotto con Berlusconi ai tempi del Pdl, per fondare un suo partito, sganciandosi così dal governo Letta-Alfano. Si è sempre mossa nel segno della coerenza tenendosi a debita distanza dalle manovre di palazzo. Insomma, le premesse c’erano tutte… Mi aspettavo desse qualche segnale di discontinuità che alla fine non c’è stato». Ma c’è un punto: «Quando Meloni ha confermato il carcere duro nei confronti dei superboss ho titolato: “Buona la prima”. Speravo di scrivere “Buona la seconda”, “Buona la terza” e invece non è stato così. Giorgia Meloni è una persona perbene che sta facendo male. E mi faccia aggiungere una cosa: a mio avviso ha fatto una cavolata a paragonarsi a Silvio Berlusconi».

L’editoriale

Nell’editoriale che firma oggi per il Fatto però Travaglio sembra non avere la stessa stima per il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, che ha raccontato la strana storia dell’inchiesta su Arianna Meloni: «Dopo avere svelato una miriade di complotti contro B. (tutti falsi, tanto pagava B.), ne sfodera uno fresco fresco per indagare Arianna Meloni per colpire Giorgia Meloni per rovesciare il governo per favorire Renzi che al mercato Bin Salman comprò». E ricorda che «l’articolo 656 del Codice penale prevede tre mesi di arresto per chi “pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico”. Ma, trattandosi di Sallusti, nessuno si è turbato tranne lui».

Sallusti e l’agenzia che indaga su Arianna

Infine, conclude così: «L’altra sera in tv Peter Gomez gli ha chiesto quale Procura indagherebbe su Arianna per le nomine, ammesso e non concesso che farle, per una dirigente di partito, sia un reato. Lui prima ha vacillato, poi ha bofonchiato che forse non è una Procura, ma “un’agenzia”. Di stampa? Di viaggi? Probabilmente un’agenzia immobiliare. Si esclude però l’Immobildream di Roberto Carlino: quella non vende sogni, ma solide realtà».

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