Morgan e l’ennesima scivolosa difesa su Instagram: «Devo essere gay per avere rispetto? Devo essere donna?»

Morgan torna a farsi sentire con una lettera: «L’Italia si sta dimostrando socialmente squilibrata»

Morgan torna a difendersi su Instagram e, come ormai d’abitudine da quando è scoppiato mediaticamente il caso che lo vede implicato come presunto stalker dell’ex compagna Angelica, lo fa attaccando e senza mezze misure. Solo di qualche giorno fa la pubblicazione, sempre sul proprio profilo Instagram, di un brano contro Emma, oggi invece una lettera in cui denuncia il trattamento subito nell’ultimo periodo. «Non è normale disprezzare l’essere umano – scrive Marco Castoldi, così all’anagrafe, 51 anni – Le persone non si possono torturare, maltrattare, privare della dignità civile. Quando un individuo è aggredito e violentemente pestato da una folla invasata, si interviene affinché gli aggressori smettano. Non si fa come state facendo voi, specialmente se avviene nella pubblica piazza, come nel mio caso. Questo che sto subendo io vi coalizza contro di me piuttosto che muovervi in mia difesa? Perché mi insultate? Perché mi avete tolto il lavoro? Perché mi avete annullato, zittito, disprezzato e fortemente brutalizzato in massa? Non è una cosa accettabile».


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«L’Italia si sta dimostrando socialmente squilibrata»

Nella seconda parte della lettera poi Morgan sguinzaglia, come fatto dal primissimo giorno, il proprio vittimismo: «Molti mi odiano senza sapere nulla di me, perché io sono una persona diversa, tutto qui. Ma non un artista, e una persona. Non è un’epoca in cui la diversità è tutelata? Quello che chiamate “inclusione” è una burla? L’Italia si sta dimostrando socialmente squilibrata, non solo incivile ma pericolosa, incosciente. Assistere con sadismo allo spettacolo pubblico della privazione dei diritti inviolabili (il lavoro, l’innocenza, il trattamento equo, i meriti, la libertà di parola e di espressione di un individuo) è mostruoso. Devo essere gay per avere rispetto? Devo essere donna? Devo essere straniero? Non basta che sia un essere umano e un cittadino? Siete totalmente fuori strada, gli intellettuali dove sono? Gli artisti dove sono? È troppo grave, squallido, permettere la privazione dei diritti umani per qualunque individuo, non importa chi io sia, sono un essere stravagante, sono infatti un creativo, ma questo non consente di violentarmi, insultarmi, denudarmi, derubarmi, calpestarmi, devastarmi. E lasciarmi in mezzo alla strada, tumefatto e sanguinante. È folle, siete mancanti, È indegno».

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